NAPOLI – È online da oggi 1 febbraio 2021 F-Mag, il sito d’informazione edito dalla start-up innovativa campana Fortress Lab. La testata giornalistica, raggiungibile all’url https://www.fmag.it, mira a diventare punto di riferimento per l’informazione legata al mondo dell’innovazione e dell’impresa, con una particolare attenzione a tutto ciò che riguarda finanziamenti, agevolazioni fiscali, digitalizzazione, intelligenza artificiale e opportunità messe in campo dalle Istituzioni. L’obiettivo ambizioso è quello di creare una community “4.0”, che sappia concorrere al raggiungimento di un nuovo modo di fare impresa, dove la trasformazione digitale possa essere volano di un modello sostenibile di vita sociale che sappia guardare oltre il lavoro e rimetta al centro l’uomo con le sue necessità e i suoi tempi.
“L’innovazione – afferma il CEO di Fortress Lab Alessandro Tateo, manager dell’Innovazione MISE – è alla portata di tutti, sembra essere democratica, sembra persino rendere il merito oggettivo, ma il modello che dovrebbe governare il momento qual è? Non è così veloce a ridurre le distanze, ad adattarsi al cambiamento, a dar luce a quella che dovrebbe essere la missione 4.0. Siamo ancora lontani. Forse serve una crisi, forse serve che ci rendiamo conto che nonostante si sia elevato il nostro quoziente professionale e le distanze ridotte, siamo costretti ad aumentare quelle affettive perché si è perso quell’equilibrio apparente tra lavoro e non lavoro, spesso sovrapposti”.
“Chissà se riusciremo – continua Tateo – a sovvertire la regola del modello vigente, chissà se riusciremo, in questo momento fortemente social a sovvertire il concetto del diritto al lavoro e quello di impresa. Con questo magazine, più che di impresa 4.0 vorremmo raccontarvi di una community 4.0, fatta di professionisti consapevoli che forse l’unico modo di raggiungere un nuovo equilibrio è quello di colmare il gap di profitto con una visione comune. Dove la corsa alla digitalizzazione non sia solo uno strumento fine a se stesso e un ulteriore elemento di distrazione, ma aiuti a sviluppare un nuovo modo di misurare il merito, superando il concetto classico di gestione del tempo, oltre il soggettivo, che tenga conto del valore rilasciato dal singolo individuo non solo per sé stesso ma per l’intera community al lavoro”.