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Napoli

Nasce la collezione “Maestri di strada”

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Nasce la Collezione Maestri di Strada grazie alla donazione di ventisei quadri – ventidue a firma del medico e pittore napoletano Guido Sacerdoti, nipote di Carlo Levi, e quattro opere di sua madre Adele (Lelle) Levi Sacerdoti. «Guido Sacerdoti e Lelle Levi Sacerdoti per decine di anni hanno coltivato il proprio talento artistico “senza frontiere” non per il mercato ma per arricchire la propria e altrui esperienza umana.

Oggi il loro erede Carlo Sacerdoti ha deciso di donare queste opere ad organizzazioni impegnate nel sociale e Maestri di strada, che si occupa da più di 20 anni di dispersione scolastica, povertà educativa, disagio giovanile nella periferia est di Napoli, ha deciso di inserire queste nel proprio patrimonio in modo da facilitare la trasformazione della associazione in un Ente del terzo settore dotato di personalità giuridica. In sostanza queste opere insieme a quelle donate da altri artisti costituiscono il primo nucleo di un patrimonio posto a garanzia delle attività dei Maestri di Strada e al tempo stesso una collezione ampliabile e visitabile che testimonia dell’importanza dell’arte per il lavoro educativo e per la rigenerazione culturale delle periferie», le parole di Cesare Moreno, presidente di Maestri di Strada onlus.

Ritratti intensi, paesaggiscenari e vedute di Alassio e di Villa Levinature morte che assemblano gli oggetti più disparati, quotidiani e simbolici, pennellate decise e dense, colori mescolati, forti, determinati, forme sinuose realizzate senza disegni preparatori.

Un gioco gioioso continuo tra materia, corpi, naturaSogno, I carrubi di Alassio, Arianna e il divano, Pino bruciato, Gli alberi, Verso la Solva, Ritratto di Luisa Levi sono i titoli di alcune tra le opere che saranno esposte da martedì 28 gennaio a giovedì 6 febbraio negli splendidi spazi di Casa Morra (Salita San Raffaele 20/c, Napoli), ingresso libero.

«La Fondazione Morra collabora con Maestri di Strada per un progetto di rigenerazione urbana e sociale, con attenzione alle periferie di Napoli, spesso sottoposte a divari ed esclusione di risorse adeguate. In questo contesto, la Fondazione riconosce e condivide con Maestri di Strada una missione comune: quella di favorire il cambiamento, promuovere l’inclusione sociale e dare speranza in chi, nelle zone più precarie della città, rischia di rimanere invisibile e lontano dalle dovute opportunità», commenta Isabella Morra, presidente della Fondazione Morra «Un incontro che segna un cammino condiviso verso un obiettivo comune: quello di creare una società più equa, inclusiva ed attenta alle esigenze di contesti delocalizzati, che sappia offrire strumenti di riscatto e speranza alle nuove generazioni. L’approccio di riferimento è quello di offrire una nuova visione di comunità tramite iniziative, nelle quali la cultura, l’arte e l’impegno sociale siano la base operativa».

Nella donazione e nelle parole di Carlo Sacerdoti, medico, figlio di Guido e nipote di Lelle si legge chiaramente lo sguardo aperto, l’animo sensibile e partecipe all’umanità con cui i due pittori hanno inteso il lavoro artisticodurante la loro esistenza che si fonde pienamente allo spirito di Fondazione Morra e Maestri di Strada onlus «Guido Sacerdoti e sua madre Lelle Levi Sacerdoti, intellettuali poliedrici e pittori, ispirandosi allo stile del loro maestro Carlo Levi (fratello maggiore di Lelle), hanno inteso la pittura come espressione libera, concreta e profonda, e come comunicazione tra luoghi e culture, con un linguaggio materico, riconoscibile e originale. Ed è con questo spirito di condivisione e apertura che voglio rendere omaggio alla loro arte, scegliendo di donare ai Maestri di strada, accogliendo il suggerimento della Sezione ANPI collinare “Aedo Violante”, tutti i quadri esposti in questa mostra, con l’obiettivo di una successiva vendita per iniziative benefiche».

La Collezione Maestri di Strada e la mostra sono state curate e realizzate da Maestri di Strada onlus con Fondazione Morra e Carlo Sacerdoti in collaborazione con ANPI Napoli sezione collinare Aedo Violante.

Maestri di Strada e l’arteducazione: il Laboratorio delle Arti Visive. Attività 2025

Negli spazi del Centro Polifunzionale “Ciro Colonna”quartiere di Ponticelli di Napoli, in collaborazione con Maestri di Strada Onlusl’associazione EST APS, acronimo di Educazione Sogno e Territorio, si occupa dell’organizzazione e cura del Laboratorio delle Arti Visive, un luogo di interscambio culturale permanente, capace di favorire le relazioni interpersonali e lo sviluppo individuale attraverso l’Arte. Una proposta per i giovani del territorio che possono sperimentare diverse tecniche artistiche, imparare a riflettere, pensare, cooperare e “mettersi in mostra”. Attraverso le metodologie dell’arteducazione, è possibile attivare, insieme a studenti, genitori, docenti, personale scolastico e diversi attori della comunità educante, un processo di riscatto umano e sociale generando bellezza.

EST APS e Maestri di Strada propongono:

  • Laboratori di espressione artistica per bambini, adolescenti, giovani e genitori, in ambito scolastico ed extra-scolastico: come strumento di sostegno alla didattica; per la costituzione di spazi di benessere; per la scoperta dell’identità individuale e il rafforzamento di quella collettiva; per la promozione del senso di comunità.
  • Laboratori di formazione per coloro che mirano all’utilizzo della pratica arteducativa nel proprio ambito professionale o come strumento di cittadinanza attiva.
  • Laboratori di serigrafia artigianale per l’apprendimento dei fondamenti di questa tecnica artistica di stampa, con la produzione in serie di manufatti originali da esporre in eventi di comunità, mostre e fiere.

Nel 2025, verrà ampliata l’offerta arteducativa, introducendo un laboratorio dedicato alla ceramica e alla manipolazione dell’argilla. Questa iniziativa sarà realizzata grazie a una collaborazione con la Fondazione Iris Ceramica Group di Fiorano Modenese (MO), nell’ambito del progetto “Quarto Fuoco”. La Fondazione donerà in comodato d’uso gratuito un forno per la ceramica e tutta l’attrezzatura necessaria per l’avvio di questa attività. L’obiettivo principale di questa iniziativa è quello di avere uno strumento in più per continuare a sostenere e valorizzare l’autonomia dei giovani che si trovano ad affrontare situazioni di disagio, conflittualità o disabilità, offrendo loro un’opportunità concreta di espressione creativa e crescita personale.

Gli artisti 

Guido Sacerdoti è medico e pittore, intellettuale dalla personalità poliedrica per cultura, scienza e impegno civile; presidente della Fondazione Carlo Levi, spirito libertario che amava la maratona, gli scacchi e il sassofono. Nasce a Napoli nel giugno 1944, primo bambino ebreo del dopoguerra qui circonciso da rabbini della flotta alleata ancorata nel golfo, con magnificenza di doni alimentari. Tra la famiglia ebrea ricca di parentela, cultura e pittura, l’asilo svizzero dove imparano il cucito sia le femmine che i maschi, le prime scuole vomeresi e il Liceo Sannazaro, la sua formazione si è svolta con felici apporti di saperi (prediletti quelli umanistici), giochi e creatività artistica: il disegno e la pittura, con maestri quali lo zio Carlo Levi, pittore e scrittore, e la madre Adele Levi, a sua volta pittrice, letterata e pianista. (dal sito www.guidosacerdoti.it)

Letterata, pittrice, pianista, Adele Levi (Lelle) Sacerdoti nasce a Torino nel 1912. Fu la quarta figlia di Ercole Levi e Annetta Treves, dopo Luisa (psicologa), Carlo (scrittore e artista) e Riccardo (ingegnere). Della giovinezza trascorsa a Torino ci ha lasciato un cospicuo numero di disegni e diverse tele. La produzione pittorica si ampia a partire dai lunghi soggiorni, soprattutto estivi, a villa Levi ad Alassio, a partire dal 1926. I paesaggi liguri e il giardino della villa di famiglia, con le piante di agavi, carrubi e olive, ricorrenti anche nei dipinti Carlo Levi, diventano soggetti privilegiati di tanta produzione di Lelle. Nel 1942 si trasferisce a Napoli e sposa Dino Sacerdoti. Gli anni del dopoguerra sono scanditi dalla vita nella splendida dimora di villa Haas al Vomero e dai soggiorni a Sorrento e ancora ad Alassio. I ritratti e, soprattutto, i paesaggi e le nature morte costituiscono il tema dominante della produzione di questi anni, rilevando un’acuta osservazione dei modi e delle suggestioni della produzione del fratello Carlo. Adele Levi muore a Napoli nel 1985. Ha lasciato più di 200 quadri, 1000 disegni e diverse registrazioni di musica da camera per pianoforte.

Informazioni al pubblico

CASA MORRA Salita San Raffaele 20/c – 80136 Napoli

Dal 28 gennaio al 6 febbraio 2025

Martedì – venerdì 10:00 – 18:30

Sabato 10:00 – 14:00

Ingresso libero

https://www.casamorra.org

https://maestridistrada.it

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