NAPOLI (Di Anna Calì) – Napoli, città di tradizioni e innovazione, vede nascere un nuovo spazio che unisce due delle sue più grandi passioni: la lettura e la pizza. Nei Quartieri Spagnoli, precisamente in vico Gelso, ha aperto “Pizzoteca”, una pizzeria-libreria che sfida ogni convenzione, offrendo ai suoi clienti un’esperienza unica: qui si possono “mangiare un libro” o “leggere una pizza”; nessun errore, nessun refuso, ma una magia: un gioco di parole che i fondatori hanno scelto per distinguere il loro modo di unire cultura e sapori.
Tutto è nato grazie a un gruppo di giovani imprenditori appassionati non solo di letteratura ma anche di gastronomia e grazie a questo connubio hanno avuto l’idea di creare un luogo di aggregazione sia culturale che culinaria, perché lo sappiamo bene, qui a Napoli l’una non può esistere senza l’altra e viceversa.
Il concetto è semplice ma geniale: il menù non si limita a elencare le pizze disponibili, ma propone veri e propri racconti e citazioni letterarie legate agli ingredienti e alle tradizioni partenopee. Allo stesso tempo, gli scaffali della libreria ospitano volumi che spaziano dalla narrativa classica al giallo contemporaneo, in particolare modo sono presenti gli autori locali e i libri che trattano temi legati proprio alla città partenopea.
“Pizzoteca” è molto più di una semplice pizzeria con libri: è un luogo d’incontro, di scambio e di scoperta. Ogni settimana vengono organizzate letture pubbliche, presentazioni di libri e incontri con scrittori locali. Il tutto accompagnato dal profumo inebriante della pizza appena sfornata, preparata con ingredienti di alta qualità e secondo la tradizione napoletana.
L’ambiente è accogliente e curato nei dettagli. All’ingresso, una libreria dalla forma particolare accoglie i visitatori con una selezione di volumi che sembrano “sbocciare” da un albero. Un’elegante scala blu conduce al piano superiore, dove si può trovare un angolo di lettura e relax. E tra i simboli che rendono unico questo spazio, spicca il quadro dedicato a Diego Armando Maradona, un omaggio al mito che incarna lo spirito e la passione della città.
Tra le proposte più originali del menu spicca la “Pizza di Malaparte”, ispirata alle pagine del celebre autore, con pomodorini del piennolo e fiordilatte di Agerola, o la “Sciascia Special”, una margherita con un pizzico di pepe nero in omaggio al grande scrittore siciliano. Chi ama il giallo può scegliere la “Pizza Investigativa”, mentre gli amanti della poesia possono optare per la “Sonetto Vesuviano”.
“Volevamo creare un luogo dove la cultura non fosse solo nei libri, ma anche nei sapori e nei profumi della nostra città”, raccontano i fondatori. “Qui si può venire per sfogliare un romanzo mentre si aspetta la pizza, oppure lasciarsi ispirare da una citazione trovata nel menu e poi acquistare il libro. È un modo per avvicinare le persone alla lettura senza rinunciare al piacere del cibo”, afferma Raffaele uno dei due creatori di questa idea.
“Pizzoteca” è già diventata un punto di riferimento per napoletani e turisti, attirando curiosi e appassionati di entrambi i mondi. Un esperimento riuscito che dimostra come Napoli sappia sempre reinventarsi, rimanendo fedele alla sua anima vibrante e creativa. E poi, diciamocelo: cosa c’è di meglio di una buona pizza con una grande storia da raccontare?