NAPOLI – In omaggio a Francesco Rosi, nell’anno in cui continuano le celebrazioni per il centenario della nascita, dal prossimo lunedì 27 febbraio, la Fondazione Eduardo De Filippo promuove un ciclo di incontri e di proiezioni dedicato al grande cineasta napoletano.
Quattro gli appuntamenti: una preziosa occasione per conoscere o ritrovare Francesco Rosi regista teatrale e la sua avventura sul palcoscenico iniziata da giovane negli anni Quaranta.
Nella sede della Fondazione, al primo piano dello storico Palazzo Scarpetta di Via Vittoria Colonna, si terrà la proiezione della trilogia eduardiana messa in scena dal regista per la Compagnia di Teatro di Luca De Filippo (Elledieffe) tra il 2003 e il 2008.
Si comincia con “Napoli milionaria!” in programma lunedì 27 febbraio (ore 17) alla presenza di Carolina Rosi e Francesco Somma (rispettivamente Presidente onorario e Direttore della Fondazione). Si prosegue il 6 marzo con la proiezione dello spettacolo “Le voci di dentro” e il 13 marzo con “Filumena Marturano”.
Lunedì 20 marzo con un focus intitolato “Ma io nasco con il teatro! – Francesco Rosi incontra Eduardo De Filippo” nelle stanze che furono l’appartamento di Titina De Filippo e di sua madre Luisa, il pubblico potrà dialogare con Tommaso De Filippo figlio di Luca, attuale Presidente della Fondazione e con attori e tecnici che lavorarono con Rosi assimilandone la lezione teatrale.
Un omaggio a Francesco Rosi nel segno di Eduardo, due giganti del panorama culturale italiano ammirati e amati in tutto il mondo, la cui Arte travalica tempi e spazi. Eduardo De Filippo e Francesco Rosi restano uniti dal medesimo rigore morale e dalla stessa capacità di sondare e raccontare la condizione umana.
“Francesco Rosi – sottolinea Tommaso De Filippo – indaga, analizza, si confronta con Eduardo con passione e allo stesso tempo con umiltà, mettendo in scena una trilogia nel pieno rispetto del testo e studiandone il significato più profondo, offrendo una visione in alcuni momenti molto cinematografica. Noi spettatori seguiamo le vicende, ascoltiamo quei testi così potenti drammaturgicamente, così perfetti sulla scena, avendo sempre la netta sensazione di quanto Franco e Eduardo, De Filippo e Rosi, possano ancora suggerirci facendoci indignare, riflettendo su quanto abbiamo vissuto e ancora viviamo”.
“Questo omaggio a Franco – conclude Carolina Rosi – credo che sia una straordinaria occasione, soprattutto per le nuove generazioni, per avvicinarsi e conoscere uno dei pochi grandi maestri del cinema mondiale che abbia saputo lasciare un segno profondo anche nel teatro, coniugando la cultura dello spettacolo con l’impegno civile”. Ingresso gratuito (fino ad esaurimento posti a sedere).