Site icon Napoli Village – Quotidiano di Informazioni Online

“Opera didascalica” al Piccolo Teatro del Giullare di Salerno

SALERNO – Venerdì 22 novembre, ore 21.00, al Piccolo Teatro del Giullare di Salerno prosegue la stagione di Mutaverso Teatro con Opera didascalica di Ctrl + Alt + Canc, che rientra nella sezione GEOgrafie sulla drammaturgia campana. Vincitore della prima edizione del Premio Leo de Berardinis per artisti e compagnie campane under 35 e del Bando Nazionale Call from the Aisle 2020, la performance esplora le difficoltà di rappresentare la vita stessa. Sul palcoscenico gli attori Raimonda Maraviglia, Alessandro Paschitto e Francesco Roccasecca intraprendono il viaggio esistenziale e generazionale immaginato da Alessandro Paschitto, anche autore e regista dello spettacolo. Costo del biglietto intero 13 €; ridotto under30 10 €. Contatti e prenotazioni a info@ablativo.it oppure 329 4022021

Tre figure, attori che sono prima di tutto persone, si trovano in uno spazio vuoto, disallestito. Non ci sono scenografie, né costumi, solo loro, con gli abiti del giorno, davanti agli occhi degli spettatori. Il vuoto che li circonda diventa specchio di una crisi esistenziale. Questo vuoto scenico si trasforma in un’immagine potente del nostro presente, rappresentando l’incapacità di vivere, oltre che di rappresentare. Attraverso ripetizioni e tentativi falliti, un’impressione emerge lentamente, come un’eco che si accumula nello spazio vuoto. Si crea un racconto che si proietta dentro lo spettatore, dove la vera rappresentazione prende vita. La ricerca di senso e di azione, da parte degli interpreti, si scontra con il nulla. Lo spettacolo riflette su come possiamo vivere e rappresentare il quotidiano, quando non comprendiamo nemmeno le cose più semplici, trasferendo la scena nella mente dello spettatore, dove il vero teatro si realizza.

«Con Opera didascalica abbiamo voluto creare un teatro essenziale, privato di artifici, dove la riflessione esistenziale non si ferma solo agli attori ma si trasferisce negli occhi e nella mente dello spettatore. È un invito a riflettere sul vuoto e sull’incapacità di vivere nel nostro presente» afferma Alessandro Paschitto, autore e regista dello spettacolo.

Exit mobile version