L’associazione culturale ART 1307 ha presentato a Napoli nella galleria d’arte di Posillipo la personale di presenta Roberto Ghezzi “L’imponderabile grafia della Natura”, a cura di Cynthia Penna.
Il mondo artistico di Ghezzi si inserisce in quel filone di indagine che vede Arte e Scienza camminare in parallelo ed anzi serenamente intersecarsi per dar luogo ad opere dal forte accento lirico.
Ghezzi le chiama “Naturografie” per indicare che la “grafia”, l’elemento segnico contenuto nell’opera, è appannaggio della Natura in quanto i supporti quali le tele e le carte, opportunamente preparati e “iniziati” dall’artista, vengono poi immersi in elementi naturali quali acqua, ghiaccio o terreno ed ivi lasciati a “maturare” o meglio a trasformarsi attraverso gli agenti atmosferici, la pioggia, il sole, le maree, lo scioglimento dei ghiacci, altri elementi organici, la flora e la fauna presenti sul territorio che vengono “inglobati” tutti dentro l’opera.
La Natura in tal modo è invitata a “dipingere” il supporto così come fa l’artista. Sì, perché alla fine l’opera compiuta è senz’altro una “pittura” iniziata dall’uomo e terminata dalla Natura in un connubio, una interrelazione e una intersezione tra i due che ha un che di magico e lirico al tempo stesso. Così Cynthia Penna curatrice della mostra