Dopo due mesi intensi di musica chiude la 72esima edizione del Ravello Festival. Nel cartellone curato da Maurizio Pietrantonio sono state coinvolte e valorizzate in maniera decisa e preponderante le eccellenze territoriali assieme a personalità di spicco della scena musicale e artistica internazionale.

Per l’ultimo atto della stagione sul Belvedere di Villa Rufolo è andato in scena un capolavoro senza tempo: i Carmina Burana di Carl Orff. Pagina tra le più conosciute dal grande pubblico è stata fatta rivivere in tutta la sua carica di passione e vitalità, dalle voci del soprano Maria Sardaryan, del tenore Levy Sekgapane e del baritono Markus Werba e dall’Orchestra Filarmonica G.Verdi di Salerno al gran completo e con i cori del Teatro guidati da Marco Ozbic e da Silvana Noschese. A dirigere con trasporto e sicurezza il Maestro spagnolo Jordi Bernàcer.

La platea di Ravello, sold out anche stasera, ha tributato ai protagonisti applausi prolungati e una più che meritata standing ovation dopo il bis corale del Tempus est iucundum.

“Il Ravello Festival ha dimostrato di saper far fronte alle difficoltà. – sottolinea il Presidente della Fondazione Ravello Alessio Vlad – I concerti hanno riscosso un ottimo riscontro di pubblico che dimostra quanto ci sia voglia e necessità di musica e di cultura. Dalla musica e dalla naturale vocazione internazionale di Ravello e della Costiera amalfitana dobbiamo ripartire per il futuro”.

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