NAPOLI – Mercoledì 20 dicembre alle ore 20,30 al Ridotto del Teatro di Napoli – Teatro Nazionale va in scena la serata finale di RESIDANZA – La casa della nuova coreografia. L’niziativa, giunta alla Xi edizione e voluta da Movimento Danza Organismo di Promozione Nazionale presieduto da Gabriella Stazio, è legata ad un bando pensato per dare supporto al lavoro dei giovani coreografi Under 35.
Da tempo Movimento Danza ha fatto sua la mission volta a favorire il ricambio generazionale nell’ambito della danza e Residanza rientra proprio nel progetto “New Dance Box- scouting, promotion and more 2022/2024”, che si avvale del sostegno del Ministero della Cultura – Regione Campania, e viene realizzato in collaborazione con il Teatro di Napoli – Teatro Nazionale diretto da Roberto Andò.
Alla serata del 20 dicembre parteciperanno i tre finalisti di quest’anno: Vittoria Caneva che presenterà “Lucciole” che la vede impegnata come coreografa e interprete, Antonella Albanese e Cassandra Bianco autrici e danzatrici di “Eu-Topia” e le Sorelle di damiano che firmano “Variazioni n°.1”.
A scegliere il vincitore una prestigiosa giuria composta da Luciano Cannito, Presidente del Teatro di Napoli – Teatro Nazionale e coreografo; Natalia Casorati, Direttrice artistica del Festival Interplay e dei progetti di rete e residenza coreografica curati dall’Associazione Mosaico Danza; Isabella Di Cola, Direzione Artistica ATCL – Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio; Silvia Gribaudi, Coreografa e performer; Stefania Tansini, Danzatrice e coreografa.
La serata, come da tradizione viene presentata da Elisabetta Testa, docente e critica di danza.
Biglietto d’ingresso 5 euro
Di seguito qualche informazione sulle proposte coreografiche finaliste
Lucciole
coreografia e interpretazione Vittoria Caneva
Lucciole è una ricerca sul dubbio.
Il tema del dubbio fa parte dell’universo personale di ognuno, in special modo delle nuove generazioni, che si sono trovate ad attraversare un’epoca di tensioni sociali e conflitti, incerta, caotica, imprevedibile.
Avere dubbi è un’arte che porta a muoversi su un filo molto sottile, un terreno non bene definito e fragile per sua natura. Nel tessuto sociale in cui viviamo, nel quale le informazioni sono presenti in quantità massiva, la pratica del dubbio diventa una conseguenza del bombardamento mediatico. Allo stesso tempo si trasforma in
uno strumento prezioso per non cadere nell’inerzia e nel distacco emotivo, sociale, politico e per continuare a coltivare un senso critico e reattivo.
L’indagine di Lucciole accoglie e ricerca, attraverso il corpo e la musica, lo smarrimento, il caos, la menzogna e la scomodità.
Musica Sebastian Kurtén
Costumi Sara Lando
Produzione Associazione Culturale ZEBRA
Coproduzione Teatro Comunale di Vicenza
Con il supporto di Associazione Culturale BASE9, Fondazione Teatro Civico di Schio, CSC Operaestate, Danza Urbana – Rete h(abita)t / Sementerie Artistiche, SD Factory – Laboratorio Creativo, Artisti 7607
Durata 15 min.
Eu-topia
di ESENCO Dance Movement
La ricerca prende ispirazione dalla poesia di Pablo Neruda “Restare in silenzio” ponendo uno sguardo al silenzio, l’ascolto, la sensibilità come potente mezzo di trasformazione sociale.
Un progetto di buon luogo come indagine di allineamento di intenti, un campo energetico dentro il quale agire e che agisce sullo spazio, i corpi e il loro incedere nel tempo. Due onde della stessa frequenza in opposizione di fase che sfidano forze invisibili e che secondo un processo tanto inconscio quanto spontaneo entrano in dialogo senza fare rumore. I corpi ricercano e sviluppano nello spazio un dialogo silente che tende verso una impercettibile e quasi impossibile comune intenzionalità, a sfidare questo allineamento un agente esterno che distorce e cerca di interrompere questo naturale processo. Il progetto mira a esaminare come questo fenomeno di allineamento di intenti possa avere un impatto positivo sull’agire della società , adottando una prospettiva eutopica.
Produzione ESENCO Dance Movement
Autrici e Danzatrici Antonella Albanese e Cassandra Bianco
Produzione Esecutiva Resextensa – Porta D’Oriente, Centro Nazionale di Produzione per la Danza Con il supporto di Sala Nera – Tempio del Futuro Perduto, CineTeatro San Filippo Neri e Compagnia Caleidoscopio
Durata 15 min.
Variazione No.1
coreografia e danza Sorelle di damiano
Con Variazione No.1, Sorelle di damiano propongono un tentativo di resistenza alla narrazione, alla ricerca di significato, fin troppo cercati nella lettura di un’azione performativa. Il lavoro esplora la relazione liminale tra corpo e suono nella quale la partitura sonora di un sintetizzatore incontra una danza decisa e dinamica.
Disegnano insieme una cupola ideale, traccia stessa dello spazio conquistato dal corpo: dall’alternanza ritmico-dinamica del suono e la variazione articolare del corpo si crea una percezione dello spazio in costante mutamento nel quale sia le performer che il pubblico avranno difficoltà ad adagiarsi.
In questo clima di estraniamento, di dolce anonimato a se stessi, torna prepotente l’interrogativo se la performance si esaurisca nello sguardo dell’osservatore oppure sia viva realtà, capace di vincere una retorica di aggettivi e definizioni. Cristoforo Maria Lippi
Suono Sofia Pazzocco
Testo a cura di Cristoforo Maria Lippi
Costumi Reramerei
Video Alexander Coppola
Foto Luca Del Pia
Con il sostegno di Tagli
Durata 13 min.