Napoli -( Vania Fereshetian)
Non è ancora conosciuta al grande pubblico ma la sua perseveranza la sta facendo molto apprezzare nella sua terra: la Puglia. Parliamo di Silvia Ruggiero, dirigente dell’Asl di Taranto, psicologa, psicoterapeuta, scrittrice e poetessa. E proprio in questa forma artistica sta dando vita con le sue opere ad un filo magico con i suoi lettori, coinvolti dai suoi versi, l’ultima sua fatica letteraria “All’ombra della luce della luna“ ( In.Edit Edizioni )fa emergere delle emozioni che toccano il fondo dell’anima. Passando attraverso delusioni e addii, avvicinamenti e speranze, torna prepotente la forma originale dell’amore: una dinamicità continua ed inesorabile. Non è un libro di poesie ma un’infinita storia d’amore, un romanzo in versi. Descrive le varie fasi delle storie d’amore, che fanno bene e fanno male, portano il dolore perché il rischio della perdita è sempre presente. I suoi versi risvegliano le sorgenti della vita, per toccare il cuore di un uomo a cui sono dedicati, la Ruggiero vuole urlargli di condividere la sua vita emotiva, lui alla fine lo capisce e vorrebbe scriverle dei versi per illuminare il deserto di giorni sempre uguali nei quali è stato sorpreso dal nuovo, dall’inaspettato e vivere la felicità di ritrovarsi sicuri dei propri sentimenti. Originale e indovinato questa format del romanzo in versi, audace l’esperimento ma a nostro giudizio riuscito, si legge tutto di un fiato con il filo conduttore dell’amore.
I versi sono semplici, il linguaggio è chiaro e immediato, le immagini intense, ci si sente tirati dentro il mondo interno dell’autrice che poi è anche quello di ciascuno di noi.
Emozioni che si fanno parola, ritmo e pause, emozioni che possono essere finalmente condivise e diventano il mezzo per avvicinarsi all’altro.
I versi come antidoto alla solitudine e all’aridità di un modo che ci vuole superficiali spettatori di noi stessi.
Una donna che non si nasconde ma che mostra tutte le sue fragilità e le trasforma in un filo che lega tutti coloro che non si arrendono al freddo e al gelo di un modo programmato e prevedibile. Le emozioni e i versi di Silvia irrompono delicatamente e riportano il senso della vita: lo scambio emotivo e la vicinanza con l’altro.