NAPOLI – Nell’ambito del progetto I 100 Anni di Achille Mango, due giornate dedicate a celebrare uno dei padri fondatori del teatro di sperimentazione italiano, Sala Assoli (Vico Lungo Teatro Nuovo 110) presenta, sabato 25 e domenica 26 ottobre alle ore 20.30, Oh scusa dormivi. L’opera, scritta da Jane Birkin e tradotta da Alessandra Aricò (Edizioni Barbès, 2008), vede in scena Alessandra Vanzi e Marco Solari, fondatori, insieme a Giorgio Barberio Corsetti, del gruppo La Gaia Scienza, una delle compagnie più rivoluzionarie attive tra gli anni ’70 e ’80, sostenuta nel fermento artistico e culturale di quegli anni proprio da Mango. Dopo l’esperienza con La Gaia Scienza, hanno dato vita alla compagnia Solari-Vanzi, portando le loro opere in numerosi teatri e festival. Oh scusa dormivi rappresenta una nuova e importante tappa per i due artisti che interpretano un serrato dialogo tra due amanti, immersi in una notte di recriminazioni, rimpianti e richieste d’amore. Con la collaborazione di Gustavo Frigerio e il disegno luci di Luca Storari, la performance si concentra sulla forza delle voci e dei movimenti degli attori, in uno spazio essenziale privo di elementi realistici. I biglietti sono disponibili al costo di 18,00 €, con riduzioni a 15,00 € per under 30, over 65 e enti convenzionati, presso la Sala Assoli.
Il testo, scritto negli anni ’90, è l’unica opera teatrale della famosa cantante e attrice Jane Birkin. Composto in 17 quadri, si snoda lungo una notte nella camera da letto di una coppia che si trova a fare i conti con la propria relazione. La trama si sviluppa in un intreccio di emozioni contrastanti, in cui la donna cerca di ottenere rassicurazioni dal compagno, mentre lui, intrappolato nella sua incapacità di esprimere sentimenti, naviga tra silenzi e parole taglienti. Gli spettatori sono testimoni di un viaggio emotivo che esplora non solo le tensioni e i conflitti, ma anche i momenti di vulnerabilità e di dolcezza tra i due protagonisti. Con il passare della notte, le dinamiche della loro relazione si svelano in tutta la loro complessità: le liti e le riconciliazioni, i ricordi di un amore passato e la consapevolezza di una crescente distanza. Ogni scambio di battute è carico di significato, mentre si alternano toni di accusa e di tenerezza, creando un’atmosfera di intensa autenticità.
Con un allestimento minimale, che rinuncia ad elementi realistici, lo spettacolo mette in scena un vero e proprio ring emotivo, dove ogni movimento è un segnale, un messaggio che oscilla tra dolcezza e conflitto. Le battute brevi e incisive, unite a un ritmo serrato, creano un’atmosfera di vulnerabilità, dove le parole si alternano a silenzi densi di tensione, esplorando la difficoltà di comunicare e l’incapacità di dimostrare amore. Un’unica traccia musicale accompagna i protagonisti, accentuando la tensione crescente. Oh scusa dormivi è un ritratto brutale e onesto dell’amore e delle sue dinamiche, che riflette la crudele autenticità delle relazioni umane.