Judy Brown presenta il suo libro “Stai zitta” edizioni Le Assassine appartenente alla collana Oltreconfine. Con questa collana, la casa editrice propone tutte le scrittrici che oggi abitano in diversi zone ma che hanno in comune la passione per il genere giallo. Un genere che somiglia un po’ a quello di Sherlock Holmes, perché attraverso le storie che loro ci descrivono, tutti i lettori entreranno in contatto con delle realtà. Realtà, differenti tra di loro. Ogni autrice si differenzia per il modo diverso di scrivere e narrare una storia, per le curiosità che regalano alla trama e per i temi attuali e differenti che trattano. È il caso di “Stai zitta”.
Un vero e proprio capolavoro editoriale quello proposto da Brown. Ambientato in un quartiere di Brooklyn, precisamente a Borough Park tra il 2000, 2008 e 2010. Una voce narrante, Gittel, una bambina di nove anni che va ad alternarsi con la voce di una giovane donna. Una donna che si è appena sposata e ha finalmente trovato la forza di rivelare il suo segreto: la morte della sua migliore amica, Devory. Gittel e Devory, due amiche sin dalla nascita. Nate lo stesso giorno, compagne di scuola e vicine di casa. Entrambe le famiglie si conoscono da sempre. Entrambe vivono all’interno della comunità ebraica chassida. Niente appare semplice, anzi è piena di tabù. Possiamo notare anche di come la lettura va a porre l’attenzione su due aspetti fondamentali. La prima parte con una narrazione che si trasforma in un racconto fatto di segreti. Anche il ciclo era visto come un passaggio imbarazzante di cui provare vergogna, Gittel, infatti non si potrà mai mostrare felice del suo cambiamento fisico. La seconda parte del romanzo, va poi a porre l’attenzione sul fidanzamento e, in seguito sul matrimonio e di come esso sia considerato di vitale importanza per una donna. Attraverso la scrittura dell’autrice Brown possiamo scorgere dolore, rabbia ma anche paura. Un romanzo che viene raccontato principalmente con gli occhi dei bambini.