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Successo al San Carlo per la presentazione di ‘Napoli la città sospesa’

NAPOLI – Spunti di riflessione sulla Napoli del futuro al Teatro San Carlo. Grande partecipazione, ieri sera, alla prima uscita del libro “Napoli la città sospesa” (Rubbettino), saggio di Enrico Cardillo, Antimo Manzo e Italo Talia. Un debutto di successo per il libro che affronta le vicende amministrative, economiche, territoriali ed elettorali della città partenopea, dai tempi di Achille Lauro al sindaco Gaetano Manfredi.

Il dibattito, insieme agli autori, ha coinvolto Federica Brancaccio (Presidente Ance), Enzo d’Errico (direttore Corriere del Mezzogiorno), Paolo Macry (professore emerito di Storia contemporanea all’Università Federico II), Gaetano Manfredi (Sindaco di Napoli) e Paolo Scudieri (amministratore delegato del Gruppo Adler Pelzer). Napoli protagonista della scena nazionale e internazionale che, durante uno dei suoi periodi più floridi culturalmente, si interroga sul suo possibile rilancio. Sullo sfondo, l’operato delle varie amministrazioni negli ultimi settant’anni. “Una debole coscienza civica, la mancanza di un’élite cittadina promotrice di sviluppo e modernizzazione, inadeguatezza della classe politica. Ecco perchè a Napoli manca un un vero piano strategico”, così Enrico Cardillo, direttore Stoà e coautore del libro. “Partiti, istituzioni, corpi sociali sono corresponsabili di questo ritardo, anche per aver dissipato ingenti risorse destinate alla città. Viviamo uno status di “città sospesa” – ha detto – nonostante oggi l’onda mediatica spinga forte il brand “Napoli” a livello nazionale e internazionale. Su questo dobbiamo interrogarci.”
Antimo Manzo, storico dirigente Cgil con ruoli di primo piano nelle amministrazioni napoletane e coautore, dichiara: “Dal dopoguerra ad oggi, abbiamo evidenziato la volontà di cambiamento dei napoletani che si è manifestata con l’alternarsi di tante e diverse forme politiche di governo. Ma i risultati sono stati sempre deludenti. Da qui la domanda: è possibile fermare la decadenza?”
Ha detto il sindaco Manfredi: “Napoli è una città sospesa, di grandi fiammate e grandi delusioni. Questo ha creato disaffezione dei cittadini, fatalismo e una reputazione della città che fatica ad attrarre investimenti. Spesso ci sentiamo speciali, ma anche qui amministrare significa avere un’organizzazione. Stiamo lavorando per creare una struttura amministrativa che riesca a governare i processi di quotidianità e prospettiva. Dobbiamo creare opportunità e attrarre capitale umano e investimenti: così possiamo dare la spinta per la trasformazione della città. Lavoriamo insieme”, ha concluso.

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