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Taglio del nastro per la stagione 2024/2025 della Compagnia dell’Arte con “C’era una volta 13”

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“E’ una storia sai, vera più che mai, solo amici e poi, uno dice un “noi”, tutto cambia già…” E’ la storia di Belle e del principe Bestia, una fiaba di Jeanne-Marie Leprince de Beaumont, che domenica 13 ottobre aprirà la 13 stagione teatrale di “C’era una volta”, family show proposti dalla Compagnia dell’Arte diretta da Antonello Ronga.
Ancora una volta, il Teatro Delle Arti di Salerno, ospiterà tre repliche, ore 11, ore 17 ed ore 19.15, delle favole in musical, che conquisteranno grandi e piccini e lo farà partendo proprio dalla storia di Belle e del principe Bestia. Una storia che ha circolato per secoli in tutta Europa, sia in forma orale che scritta e, più recentemente, in adattamenti cinematografici, noti a tutti, sono le versioni proposte dalla Disney, la prima d’animazione, nel 1991, per la regia di Gary Trousdale e Kirk Wise e la seconda,remake in live action, nel 2017, diretto da Bill Condon
Ambientata in Alsazia, nel XVIII secolo, la fiaba racconta di giovane principe, dall’aspetto bello e affascinante, ma dal carattere viziato, arrogante e crudele, che vive nel lusso e nell’agiatezza all’interno del suo castello, dando feste e balli e opprimendo con le tasse le popolazioni dei villaggi vicini. Una sera d’inverno, proprio durante uno dei suoi balli, giunge al castello un’anziana mendicante, che per mettere il principe alla prova gli offre una rosa in cambio di ospitalità. Ma il giovane, disgustato dall’aspetto orribile della vecchia, rifiuta il dono e la caccia via in malo modo. A quel punto, la mendicante si rivela essere una bellissima maga, che, per punire il giovane della sua arroganza, trasforma lui in una bestia orrenda e i suoi servitori in oggetti. Il sortilegio agisce inoltre su tutti i villaggi del principe, i cui cittadini dimenticano l’esistenza del castello e dei suoi abitanti come se non fossero mai esistiti. Il castello rimane così isolato nella foresta, in una sorta di inverno perenne e di spazio fuori tempo. Poco prima di andar via, la maga lascia alla Bestia la rosa, in realtà magica: se il principe riuscirà ad amare e a farsi amare a sua volta prima che il fiore perda l’ultimo petalo, l’incantesimo si spezzerà, in caso contrario la magia diventerà eterna. Il principe, temendo che nessuno potrebbe mai amare un essere mostruoso come lui, trascorre gli anni successivi nella disperazione.
“[…] chi avrebbe mai potuto amare una bestia!” un messaggio meraviglioso, di un’importanza enorme: andare oltre le apparenze. Ed è questo il grande sforzo di Belle che, superando i propri limiti, impara come sia possibile andare oltre anche quelli estetici della “Bestia”, scoprendo il suo mondo interiore di una bellezza e profondità unici.
Lo spettacolo riletto e diretto da Antonello Renga vedrà salire in scena domani al Delle Arti di Salerno: Fortuna Capasso, Emanuele Di Simone, Gianni D’Amato, Chiara D’Amato, Alessandro Amatrudo, Antonio Coppola, Francesca Canale, Antonio Carmando, Maria Rosaria Ronga, e il piccolo Lorenzo Barone. Immancabile il Professionional Ballett di Pina Testa con le coreografie di Fortuna Capasso, le scene sono della Bottega San Lazzaro, i costumi di ” Scenalabarte, le luci e l’audio di Gfm Service, la direzione organizzativa di Valentina Tortora.
Biglietti in vendita presso il botteghino del Teatro Delle Arti di Salerno.

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