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Al Teatro dei Piccoli incontro con Tonino Palmese

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NAPOLI – Don Tonino Palmese è da sempre in prima linea nell’impegno contro la mafia, la corruzione e i fenomeni di criminalità che la alimentano attraverso l’associazione LIBERA di cui è coordinatore regionale in Campania e la Fondazione Pol.i.s. che si occupa di politiche integrate di Sicurezza per le vittime Innocenti della criminalità. Sarà lui, martedì 4 aprile ore 16, ad introdurre il 4° incontro di PRATICA MAESTRA – corso di aggiornamento docenti sulla pedagogia della situazione in programma al Teatro dei Piccoli, nella Mostra d’Oltremare, per la programmazione riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione a cura di Le Nuvole e Casa del Contemporaneo con Agita.

Pratica Maestra nasce dalla necessità di avviare un approccio alternativo alla pratica quotidiana nelle scuole e nel mondo dell’educazione in generale” – dichiarano in una nota gli organizzatori Morena Pauro e Salvatore Guadagnuolo – “Il mondo dell’educazione richiede un’attenzione particolare rispetto ai rapporti di crescita; sempre di più si cerca un’alternativa pedagogica riguardo ad un approccio che non riesce,  alcune volte, ad affrontare le più pressanti richieste che le nuove generazioni avanzano”.

Non un semplice ciclo di seminari ma momenti di confronto concreti attraverso testimonianze di quanti hanno provato a reagire allo stallo pedagogico attraverso azioni concrete. “Bisogna sostituire quelle forme di celebrazione con un autentico sostegno, dialogo e supporto educativo e formativo” – racconta Tonino Palmese – “Io mi permetto di dirlo perché ci sto con questi ragazzi, quando sono nelle loro vite in bilico, e sono abbastanza soli. Dopo, da morti, dicendo sì a una gigantografia, è molto facile”.

Proprio una di queste storie è protagonista dello spettacolo che, nello stesso pomeriggio di incontro, sarà proposto al pubblico. STOC DDÒ – IO STO QUA, della compagnia pugliese Meridiani Perduti, è il racconto di Michele Fazio, giovane vittima innocente di mafia, ucciso nel  2001 nella faida tra i clan di Bari vecchia, attraverso le parole di sua madre Lella. Giorno dopo giorno, con tenacia e forza, Lella ha imposto le esigenze della giustizia ai clan, denunciando, testimoniando, puntando gli occhi negli occhi di chi voleva imporle il silenzio, diventando esempio e simbolo di legalità. “Io non fuggo, e nemmeno chiudo la porta di casa. Stoc ddò. Io sto qua” con queste parole l’interpretazione di Sara Bevilacqua (anche regista) entra nella pelle e vibra di commozione mentre passa messaggi vitali. Lo spettacolo, vincitore del festival Le Voci dell’Anima 2022, offre un deciso esempio di come le arti performative siano modello educativo e creativo ed offrano un approccio alternativo ed efficace per ricordare come la testimonianza e la denuncia siano veri atti d’amore capaci di riscattare.

L’incontro prevede un ingresso a pagamento (€15) su prenotazione a teatro@lenuvole.com. INFO 0812397299 e 0812395653 o sulle pagine social @teatrolenuvole e @teatrodeipiccoli.

 

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