NAPOLI – Con la nuova installazione “FRISC’” dell’artista napoletano Trallallà, noto per le sue ormai iconografiche sirene “ciacione”, prosegue venerdì 7 ottobre 2022, alle 18.30, “OnDaRoad”, il progetto di street art e scrittura nato da un’idea del giornalista Ciro Cacciola che trasforma in spazio espositivo ufficiale la porta d’ingresso della casa editrice Graus Edizioni in Vico Seminario dei Nobili 11, a Napoli.
Come le tre che l’hanno preceduta (a firma degli artisti Unplatonic, Checuorehai e Whatifier), anche questa di Trallallà – una sirena dalle forme generose avvolta dalle fiamme – è un’installazione effimera, fatta di carta e colla, un lavoro site-specific, in tecnica mista, concettuale e figurativo, completato direttamente sul posto dall’autore. “Frisc’” è un rinvio al Purgatorio che a Napoli è il più importante dei regni ultraterreni, perché concede speranza, perché non è definitivo, come del resto forse niente lo è da queste parti”, dice l’artista. Il titolo infatti è mutuato dalle più tradizionali preghiere dei napoletani nelle quali si augura alle anime del Purgatorio di stare al “fresco” (in napoletano, appunto, “frisc”), ovvero lontano dal calore del fuoco (dell’Inferno).
Trallallà è nato nel 1968 a Napoli, città dove vive e lavora.
Il Progetto OnDaRoad
Nel cuore del Centro Antico di Napoli, a due passi dal Complesso di San Domenico Maggiore e dal Museo Cappella Sansevero, in vico Seminario dei Nobili, all’11, c’è un unico portoncino indipendente che, quando si apre, “sulla strada”, conduce al mondo di parole della Graus Edizioni, casa editrice altrettanto indipendente. La Neapolis di oggi è sempre più museo a cielo aperto, ricco non soltanto delle architetture e arti antiche ma di opere, provocazioni, installazioni dei tanti street artist – napoletani e non – che scelgono gli affascinanti decumani per lasciare i loro segni, lanciare i loro messaggi, o semplicemente esporre i loro lavori. Su questa scia, in chiaro riferimento al capolavoro di Jack Kerouac e in omaggio alla cultura di strada, alla Street Culture, ai movimenti underground, è nata in Ciro Cacciola, responsabile dei progetti speciali della Graus Edizioni, l’idea di trasformare il “portoncino” in una tela, uno spazio bianco ufficialmente a disposizione della Street Art, sul quale ciascun artista, per un mese o poco più, potesse collocare la sua “opera”, in dialogo con tutta la storia, l’architettura, l’arte, l’umanità e il patrimonio antropologico della antica e sempre modernissima Neapolis. Il progetto, che si avvale della collaborazione del fotografo Sergio Antonuccio, accoglierà per questa prima edizione i lavori di 10 artisti che si alterneranno di mese in mese, per concludersi a maggio 2023 con una mostra collettiva.