“Chi oggi si lamenta di non essere rappresentato in consiglio camerale dovrebbe avere l’onestà intellettuale di dire perché è stato escluso dalla procedura. Ovvero per gravi irregolarità, mendacità (carte false, falsi associati, numeri al lotto) e per carenza di rappresentatività”. Lo ha dichiarato il presidente della Camera di Commercio di Napoli, Ciro Fiola, in apertura della conferenza stampa sui retroscena e le verità legate al rinnovo camerale.
“Bisogna ringraziare il Rup e i tribunali amministrativi – ha aggiunto Fiola – per avere evitato una vera e propria truffa ai danni delle imprese. Ciò che fa riflettere è come sia stato possibile che in altre province, ovvero Caserta e Salerno, agli stessi sia stata data la possibilità, oggi, addirittura di governare le camere di commercio locali. Per questo abbiamo inviato denunce e un corposo fascicolo alla Regione Campania affinché intervenga per sanare questa grave irregolarità”.
Fiola, durante il suo intervento nel “Salone delle Grida” dell’ente camerale, ha anche risposto alle accuse lanciate da un gruppo di associazioni datoriali riunitesi nei giorni scorsi nella sede dei costruttori: “A chi parla di mancanza di rappresentatività da parte delle associazioni che mi sostengono – ha detto il presidente della Camera di Commercio – rispondo che quando noi ci associavamo a Confindustria loro non erano nemmeno all’orizzonte. Ho ricoperto ruoli importanti negli organismi di Confcommercio, Ascom, Camera di Commercio e mi fa male vedere in che condizioni abbiano ridotto quelle antiche associazioni. Devono fare un esame di coscienza e cambiare tutto, partendo dai vertici. Per la Camera di Commercio hanno cinque anni per organizzarsi”.
Ma Fiola ha anche delineato le strategie per il futuro, immaginando ciò che potranno rappresentare le camere di commercio e in che modo superare meccanismi desueti e anacronistici, lanciando anche un appello al ministro delle Imprese e del Made in Italy: “Per prima cosa non si faccia abbindolare dalle chiacchiere – ha detto Fiola -; secondo, lavori insieme a noi per dare attuazione a una legge già esistente che consentirebbe l’elezione diretta nelle Camere di Commercio, superando un sistema che non funziona più, fuori tempo e che genera contrasti. Noi ci siamo, siamo pronti. A differenza di chi non vuole cambiare, ha paura e continua ad abbaiare alla luna”.