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I Comuni di Capri e Positano pronti ad assumere con gli Elenchi di Idonei Asmel

Capri e Positano, mete che ogni anno attraggono milioni di turisti da tutto il mondo, sono già Comuni soci Asmel e, insieme ad altri 350 Comuni da tutta Italia, hanno aderito nei mesi scorsi alla formula della gestione associata delle assunzioni, introdotta dal Governo Draghi per semplificare e velocizzare le procedure concorsuali dei Comuni.

 Le due bellezze campane hanno trasmesso l’interpello per assumere alcune figure professionali dagli Elenchi di Idonei risultanti dalle prove preselettive del maxi concorso organizzato da ASMEL, l’Associazione per la Sussidiarietà e la Modernizzazione degli Enti locali.

Varie le figure ricercate dai due Comuni campani per colmare le lacune di personale e rendere ancora più efficienti le amministrazioni comunali.

Hanno superato la fase di preselezione 18.500 idonei, ora iscritti negli Elenchi per tre anni, nel corso dei quali saranno liberi di candidarsi o meno alle richieste di partecipazione rivolte loro da uno dei Comuni aderenti all’iniziativa. In ogni caso, mantengono l’iscrizione e vengono cancellati dall’Elenco solo in caso di assunzione a tempo indeterminato.

Sono circa 80 gli Enti che, ad oggi, hanno provveduto ad avviare la fase di interpello per gli Idonei presenti negli Elenchi resi disponibili a partire da luglio scorso. Le assunzioni possono essere perfezionate in sole 4 settimane, come è avvenuto nel Comune di Sorso, il primo ad assumere attraverso questa procedura. L’obiettivo per gli enti è quello di completare la prima tranche di assunzioni entro il 31 dicembre.

Francesco Pinto, segretario generale di ASMEL aggiunge: «Negli Enti locali il personale è ai minimi storici e per lo più di età avanzata. Abbiamo sfruttato le nuove opportunità varate dal Governo Draghi con una procedura in linea con le esigenze concrete dei Comuni. La gestione associata dei servizi comunali rappresenta il cavallo di battaglia di ASMEL, grazie al quale ha già raggiunto una base associativa di 4000 Comuni in tutt’Italia. È questa la strada per conseguire economie di scala e semplificazione delle procedure, valorizzando l’autonomia degli Enti, in controtendenza con i tentativi di accorpamento perseguiti invano, a partire dal 2010, da Governi di ogni colore».

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