NAPOLI – Fino al 2019 siamo stati protagonisti attivi del fermento economico e culturale della nostra regione, aprendo le nostre case, investendo nel recupero e rigenerazione dei centri storici, versando importanti tributi ai Comuni e allo Stato, garantendo la migliore accoglienza ed ospitalità in linea con le tendenze del turismo internazionale e valorizzando la nostra identità.
Un importante comparto economico come questo, costituito principalmente da imprese e famiglie che gestiscono grazie a regolari licenze amministrative e sanitarie le proprie strutture ricettive, è oggi letteralmente allo sbando, completamente ignorato, dimenticato e abbandonato a se stesso dalle istituzioni comunali, regionali e nazionali.
Per questo motivo siamo qui oggi a manifestare con un cuscino, poiché
UN CUSCINO E’ TUTTO CIO’ CHE CI RIMANE : “IL NULLA”
Il cuscino ormai vuoto, è simbolo di tutte quelle famiglie che operanti con codice fiscale per i B&B o con partita iva per Affittacamere e Case Vacanze, non hanno percepito dallo Stato nulla nel primo caso e somme troppo esigue nel secondo per il sostegno delle stesse.
Famiglie che hanno creato con sacrificio il proprio business mantenendo la loro dignità, per sostenere gli studi dei propri figli e di conseguenza per crearne il loro futuro; dietro queste famiglie pertanto si celano anche i tanti giovani rimasti senza lavoro.
Queste piccole aziende/imprese, hanno contribuito a dare lavoro a numerose persone, diventando in brevissimo tempo uno degli indotti più importanti dell’economia locale.
Pertanto, il cuscino è simbolo anche di tutti quei lavoratori che delle strutture ricettive ne fanno parte, svolgendo un lavoro costante e onesto; basti pensare a chi lavora in front and back-office, alle cameriere ai piani, alle addette colazioni e ai tanti altri.
Allo stesso settore ben si lega la filiera composta da Guide Turistiche, Società di Servizi, Agenzie di Viaggi e di Noleggio, che vivono ugualmente i disagi dovuti alla mancanza di turismo, così come i Piccoli Imprenditori di ristorazione, bar e caffetteria, boutique etc.
Dietro questo cuscino, ci sono anche e soprattutto tutti i lavoratori stagionali: dalla commessa del negozio di abiti o souvenir al ragazzo della bottega, dal cameriere al gelataio e via dicendo…
Insomma tutti coloro che dell’ “Accoglienza” ne hanno fatto con passione il proprio lavoro o che grazie a quest’ultima hanno mantenuto la loro integrità.
Famiglie e persone che ormai da un anno e più sono su un filo del rasoio sempre più sottile e senza certezza alcuna!!!
L’ABBAC insieme a tutte le categorie del comparto turistico all’unisono vogliono:
“tornare alla normalità,
tornare a lavorare e ad investire nuovamente sul territorio che amiamo”
In una fase economica di ricostruzione, è necessario organizzarsi attraverso lo studio di strategie comuni e con spirito di collaborazione, al fine di rilanciarsi.
Per questo
CHIEDIAMO:
Chiarezza sulla “reale” riapertura e sul passaporto sanitario;
Vaccinazione diffusa per i lavoratori del comparto turistico e di tutti i cittadini, fondamentale poiché costituisce il punto di equilibrio tra esigenze sanitarie e rilancio dell’economia, soprattutto nelle aree più interessate ai flussi turistici;
Strategia comunicativa condivisa e concorde tra tutti i comuni della Costiera Amalfitana. Cosi da poter investire somme più cospicue ed aspirare ad un obiettivo comune al fine di realizzare corridoi turistici e non solo;
Nuova governance del turismo, semplificazione digitale per adempimenti amministrativi delle strutture con un tavolo permanente che includa anche le strutture extra-ricettive. Lo scopo è mettere a punto un metodo e gli strumenti per la collaborazione nella promozione turistica tra i diversi attori della governance e cogliere insieme la sfida del turismo ai tempi del digitale;
Detassazione fiscale, un anno Bianco Fiscale sarebbe la giusta ripartenza per tutti;
Esenzione e/o riduzione dei tributi locali. Molti comuni della Costiera non hanno ridotto tributi locali come la TARI, per la quale hanno percepito sostegni dal governo;
Riordino normative regionali e nazionali per le strutture extra-alberghiere;
Contributo a fondo perduto per le strutture ricettive integrative del reddito e autentici ristori per le micro imprese ricettive;
Estensione del super-bonus del 110% e contributo speciale per il recupero immobiliare privato della costiera Amalfitana (area turistica rilevante) ;
Incentivi per l’aggregazione ricettiva di ospitalità diffusa;