NAPOLI – “Lo sviluppo di Napoli Est passa per la realizzazione di interventi strategici medi, piccoli e grandi. Intorno al sito di Pietrarsa si stanno realizzando due interventi importanti: dal porto del Granatello di Portici dove arrivano i giardini della Reggia c’è un parco lineare che si spinge fino a Pietrarsa dove si realizzerà poi un approdo; da Napoli, con una serie di interventi per migliorare gli accessi alla spiaggia, è possibile restituire il mare agli abitanti di San Giovanni. L’obiettivo comune è quello di migliorare le infrastrutture per il tempo libero, il verde, il recupero del mare. Una riqualificazione green e sostenibile che coinvolga le comunità locali grazie anche alle realtà del terzo settore che hanno la conoscenza e la competenza per risolvere problemi complessi”. Lo ha dichiarato Ambrogio Prezioso, presidente Est(ra)moenia nel corso del convegno “La cooperazione pubblico-privato per l’innovazione economica, sociale e culturale dell’area orientale di Napoli” svoltosi nell’Aula Magna del Developer Academy di San Giovanni a Teduccio.
“Guardando la mappa dall’alto di Napoli Est – spiega Prezioso – ci rendiamo conto di come il territorio orientale stia cambiando davvero, si stia trasformando in una costellazione sempre più capillare di idee e spazi che ne migliorano attrattività e vivibilità in ambito di Città Metropolitana. Visti dal basso questi cambiamenti possono sembrare sporadici ed isolati, non è così. Sono connessi e connettibili, restituendo una vision di sviluppo territoriale, un orizzonte che migliora con evidenza. A Pietrarsa ad esempio si mutua un comportamento tipo Buffer zone Unesco, nel senso che per conservare, valorizzare, proteggere questo sito borbonico di valore storico ambientale monumentale, testimonianza della storia ferroviaria italiana, si creano parchi lineari, approdi, luoghi per il tempo libero parcheggi sui waterfront di San Giovanni e di Portici”.
All’appello del presidente Prezioso ha risposto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi: “II progetto Napoli Est sta andando avanti molto bene. Abbiamo già aperto i cantieri delle grandi opere pubbliche di cui questo territorio ha bisogno, adesso è il momento dell’investimento privato per fare in modo che l’area diventi anche un luogo dove si creino quelle opportunità di trasformazione urbana che oltre ai servizi avanzati, all’alta tecnologia, alla cultura e alla creatività guardino alla residenzialità. Napoli ha bisogno di case accessibili dove soprattutto le coppie giovani possano avere opportunità abitative dignitose: è un compito che interessa anche l’impresa privata, che deve lavorare in questa direzione. Anche sul piano dei trasporti abbiamo due opere già in corso: il completamento della metropolitana con l’arrivo fino all’aeroporto e la BRT di Ponticelli, però stiamo anche studiando altre opzioni di trasporto pubblico che possono servire questo pezzo di territorio. La mia esperienza di San Giovanni è stata un grande insegnamento e ho molto creduto nell’insediamento dell’Università qui”.
Sul riscatto delle periferie si è soffermato anche Edoardo Cosenza, assessore alle Infrastrutture del Comune di Napoli: “E’ importante sentire l’entusiasmo e la passione degli investitori e dei ragazzi. Stiamo lavorando su molti fronti per il rilancio della risorsa mare: dal ripristino della balneazione con la bonifica delle spiagge, la messa in servizio dell’ex depuratore che diventerà una bellissima terrazza sul mare, e poi l’ex Corradini a corso San Giovanni. I lavori vanno avanti e stiamo progettando nuovi sistemi di trasporto rapido in superficie come la BRT. Il recupero delle periferie parte da progetti come questo”.
Intervento introduttivo della mattinata è stato quello di Mark Davy, fondatore e CEO di Futurecity, company londinese di placemaking culturale, specializzata nell’ideazione e realizzazione di progetti capaci di immaginare diversamente gli spazi pubblici per rilanciarli e valorizzarli. Davy, presentato da Angelo Lancellotti, presidente dell’ACEN (Associazione Costruttori Edili Napoli), ha affermato: “Quando si parla di riqualificazione, di rigenerazione urbana, occorre tenere presente la componente umana e quella culturale, che sono molto importanti. Le persone non vogliono più vivere in luoghi piatti e noiosi, quindi è importante che si faccia leva su quelle che sono le storie, la vitalità e a Napoli ce n’è tanta, ed è molto importante anche che i governi in qualche modo le autorità gli enti ma anche gli sviluppatori facciano ruotare i loro progetti intorno alle persone”.
La giornata è stata chiusa da un tour nei luoghi di Napoli Est destinato a potenziali finanziatori per il rilancio dell’area orientale. Tra le realtà visitate, la Magnaghi Aeronautica, che ha previsto per la sua sede nell’area orientale interventi per 40 milioni di euro e l’assunzione di decine di ingegneri nel prossimo futuro.
Al convegno sono intervenuti Ennio Cascetta, presidente Tecne; Enzo Cuomo, sindaco di Portici; Roberto Barbieri, AD Gesac; Luca Bianchi, direttore Svimez; Paolo Scudieri, presidente di SRM; Claudio De Vincenti, presidente onorario Fondazione Merita; Francesco Di Leva, direttore artistico Teatro Nest; Giovanni Azzone, presidente Fondazione Cariplo; Davide De Blasio, fondatore Made in Cloister; Franz Cerami, artista; Elena De Filippo, presidente Cooperativa Dedalus; Fabio Rosciglione, co-founder Fondazione Terzoluogo, Laura Lieto, vicesindaco Comune di Napoli