POZZUOLI – “La SSIP è soggetto centrale ed imprescindibile nella Ricerca” all’unisono il presidente Graziano Balducci ed il direttore generale Edoardo Imperiale commentano la tre giorni che ha visto la Stazione, che ha il suo centro nevralgico presso il Parco Scientifico e Tecnologico Adriano Olivetti di Pozzuoli, protagonista a Milano.
La struttura, eccellenze riconosciuta in Italia, è stata a ‘LineaPelle’, al Tanning tech (Saloni Internazionali delle macchine e delle tecnologie per le industrie Calzaturiera, Pelletteria e Conciaria) organizzato da ASSOMAC ed ancora al Mifur (Salone internazionale della pellicceria e della pelle).
La Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli e delle Materie Concianti, unico organismo di ricerca nazionale, ha attivato nuovi programmi di ricerca per il triennio 2020-2022 con lo scopo di mettere a punto tecnologie innovative, di processo e di prodotto, e di riduzione dell’impatto ambientale anche attraverso delle partnership scientifiche con le Università e con gli istituti del CNR e di questo si è parlato a LineaPelle.
“Nell’ambito delle attività del Politenico del Cuoio – sottolinea Serena Iossa – è stato predisposto un programma di Divulgazione Scientifica presso le sedi operative della SSIP e webinar attraverso workshop formativi nell’ambito dei quali verranno illustrate soluzioni tecnico-scientifiche connesse a specifici fabbisogni aziendali e saranno proposti alle aziende conciarie e agli utilizzatori del cuoio nuovi modelli di approccio all’innovazione ed al trasferimento tecnologico”.
Il programma di Divulgazione Scientifica, che sarà presentato a ‘Linea Pelle, la mostra internazionale di pelli, accessori, componenti, tessuti, sintetici e modelli’, riguarderà, infatti, i progetti di ricerca che hanno come contesto applicativo sia la Ricerca di base che la Ricerca Applicata e Sperimentale.
Al Tanning tech (Saloni Internazionali delle macchine e delle tecnologie per le industrie Calzaturiera, Pelletteria e Conciaria) la SSIP ha lanciato il progetto MISE.
Il progetto di ricerca e sviluppo, avviato a settembre 2019 e con una durata complessiva di 36 mesi, cofinanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico, è stato presentato a valere sull’Avviso Progetti di R&S Fabrica intelligente, con il titolo “Automation, eco-sustainability and circularity for the manufacturing of nanofunctionalized leathers”, l’iniziativa ha tra gli obiettivi primari lo svilup- po di nuove famiglie di pelli, per automotive, calzature e pelletteria, mediante approcci innovativi, sia in relazione ai processi produttivi impiegati, con particolare riferimento all’impiego di sis- temi di concia esenti da cromo, e all’impiego di adeguati sistemi di automazione e controllo, sia in relazione all’individuazione di tecnologie per la funzionalizzazione ed il miglioramento delle prestazioni di prodotto; progetto che prevede un investimento di 5 milioni.
Il progetto vanta la partecipazione, oltre che della Stazione Sterimentale per l’indus- tria delle Pelli e delle materie concianti, di aziende altamente rappresentative nel campo della produzione di pelli ovi-caprine per calzature e pelletteria, come DMD SpA, che figura anche come azienda capofila del progetto, nonché di aziende virtuose nella produzione pelli bovine per automotive, come LEVI Italia srl; il progetto potrà contare sulla collaborazione di altri primari partner tecnici, come ASSOMAC, Centro Ricerche Fiat e Il Centro di Ricerca Interdipartimentale NANO_MATES (Research Centre for Nanomaterials and Nanotechnology at the University of Sa- lerno) dell’Università degli Studi di Salerno, che metteranno in condivisione il proprio bagaglio di conoscenze, rispettivamente nel campo dell’automazione di processo, della ricerca sui nuovi materiali per interiors e sull’impiego di nanotecnologie sostenibili per la funzionalizzazione di prodotto.
Ed infine la Stazione Sperimentale delle Pelli al Mifur (Salone internazionale della pellicceria e della pelle) a Milano ha lanciato il servizio di microscopia a supporto delle imprese per la lotta alla contraffazione messo a punto dai tecnici della SSIP con una metodologia analitica e con l’ausilio della microscopia ottica ed elettronica a scansione (SEM).