NAPOLI (Di Anna Calì/ fonte foto SSC Napoli) – È il gol di Lukaku su dischetto a far esplodere il Maradona e a regalare la vittoria sulla Juventus. Un Napoli che vince in rimonta 2-1 contro la squadra di Thiago Motta. Una vittoria sofferta e difficile, che permette di iniziare ad aggrapparsi a quel sogno, lentamente e con calma.
La Juve era pronta a fermare la corsa della squadra di Conte. Ci ha provato in tutti i modi, andando a lavorare su tutti i reparti, aumentando anche il pressing e permettere così alla squadra di casa di rallentare nella manovra e nella ripartenza.
Per Motta era necessario vincere e per questo motivo decide di giocare la carta del nuovo acquisto: Kolo Muani che segna il gol del vantaggio nel primo tempo.
La solita squadra. La solita Juventus e il solito arbitraggio. Ma nessuno ha pensato bene che Antonio Conte non ci sta, non potrà mai starci e allora nella ripresa i suoi scendono in campo col sangue agli occhi, affamati e assattati di vittoria.
A trovare il gol del pareggio è Anguissa che dedica il tiro al tifoso Daniele scomparso a causa di una leucemia fulminante. Zambo Anguissa, proprio colui che ha avuto una trasformazione strepitosa grazie al lavoro certosino di Conte e Oriali.
Pazzesco Mc Tominay e Neres, che quando si accende e parte non esiste nessun tipo di avversario.
Meret l’uomo partita che ha salvato il risultato per ben due volte con due parate magnifiche. Anche qui c’è lo zampino di Conte.
Gli undici di Conte riprendono fiducia in sé. Compatti, uniti, ben piazzati tra le linee, ottime le verticalizzazioni, attenti ai passaggi ma soprattutto attenti a non lasciare nessun pallone agli avversari.
Il ritmo è alto, incessante, le forze fisiche e mentali iniziano a diminuire ogni minuto che passa anche dopo il gol del vantaggio, il Napoli però decide di non dover mollare. E non molla nemmeno quando la Juve decide di alzare il baricentro.
Questa partita però deve far capire anche che effettivamente abbiamo bisogno di acquisti per rinforzare alcuni reparti.
Una vittoria di testa, di cuore, di squadra. Tre punti che fanno bene e che danno fiducia al girone di ritorno.
Chiffi, ma che fai. Un arbitraggio che lascia l’amaro in bocca.
Non fischia due falli eclatanti: il primo di Gatti su Neres, al limite dell’area di rigore, l’altro di Thuram in Anguissa, in contropiede. Nettissimo.
Sembra anche che non abbia con sé il cartellino giallo, visto che per buona parte del gioco non è mai stato esposto, eccetto per i falli fatti dai giocatori del Napoli.
Errori arbitrali da professionisti non dovrebbero mai accadere, soprattutto perché gli arbitri decidono l’andamento delle partite.
+53 punti, la città diventa sempre più azzurra e ora testa alla Roma!