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Napoli

Cacciateli tutti!

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NAPOLI (Di Anna Calì) – Meno due grani del mistero doloroso e finalmente potremmo dire addio a questo rosario. Un Maradona che ormai è diventato la terra di conquista e qui, in casa, non siamo più capaci di dettare legge. Quando arrivano a Napoli si sentono tutti in dovere di poter giocare la partita, senza avere più paura di niente e soprattutto dell’avversario. Perché? Perché il Napoli di quest’anno non ha fatto altro che provocare pena e nervosismo e, magari il presidente potrebbe crearci un nuovo film: quello dell’horror.

Anche il Bologna è venuto qui a fare la partita della vita e va a unirsi alla serie di successi del miglior Bologna di Motta, che non solo è venuto a dare lezione di calcio ma hanno preso ancora in giro invitando il coro: “Ce n’è andiamo in Champions League”.

Ma anche in questa giornata di campionato, il Napoli è riuscito non soltanto a deludere i tifosi che, hanno non soltanto speso fior fiori di quattrini negli abbonamenti ma soprattutto tolgono tempo alle proprie famiglie, ma è anche riuscito in un nuovo intento: far segnare chi non segnava da anni o addirittura chi non aveva mai segnato.

Quest’oggi è toccato a Ndoye che ha segnato il primo gol in serie A e, Posch che ha segnato il primo gol stagionale.

Ma lo stesso Ravaglia, sembra addirittura essersi trasformato nel nuovo Buffon e, potremmo metterci la mano sul fuoco che, parate del genere, sicuramente non gli verranno di nuovo.

Passivi, decelebrati, assenti. Vuoti. Senza idee. Senza gioco. Senza una personalità e soprattutto, cosa più grave senza la voglia di vincere e lottare.

Senza un criterio di gioco, ma sorprendentemente senza la voglia di reagire e provare a giocarsi il tutto e per tutto.

Ormai, possiamo affermare con assoluta fermezza che questo Napoli e quest’era è totalmente finita.

E fortunatamente, diremmo. Il problema sarà pensare al futuro e soprattutto: come sarà?

Pochissime le occasioni di gol creare dal Napoli e soprattutto sprecato l’occasione di poter accorciare con il rigore sbagliato da Politano che, doveva essere ripetuto.

Come doveva essere assegnato il rigore su Osimhen.

Per l’amor del cielo, nessuna scusante. Non avrebbero cambiato l’atteggiamento e la prestazione ma, almeno avrebbero potuto dare uno sprint diverso ai giocatori.

Basta parole. Basta dichiarazioni. Fermatevi e state in silenzio.

Anche lo stesso allenatore dovrebbe chiudersi in un silenzio stampa, invece, ogni qualvolta afferma che: “Si sente fiducioso. E hanno lavorato bene su tutti i problemi”, ecco che arriva l’ennesima sconfitta.

Un Napoli che non è riuscito a fare tre vittorie di fila, 3!

Ma una parentesi è doverosa farla anche nei confronti di Spalletti che nonostante sia passato un anno, continua a parlare del Napoli e del suo essere andato via.

Caro Luciano, nessuno ti dimenticherà e soprattutto tutti noi ti daremo sempre riconoscenza per ciò che hai fatto nei confronti di un’intera città e un’intera tifoseria, ma ora, non sarebbe il caso di guardare avanti e pensare alla Nazionale?

Parlare e non parlare. Dire cose, ma non dirle apertamente, non fanno altro che peggiorare il clima all’interno della società e soprattutto le tue dichiarazioni potrebbero anche innescare degli strani meccanismi a livello mentale nei giocatori che potrebbero pensare: “Chissà come sarebbe stato se…”

Non può essere niente. Ti abbiamo dato tutto, come tu hai dato tutto a noi, ma ora basta continuare a parlare del Napoli e del tuo addio.

Possiamo fermare assolutamente che l’anno sabbatico l’ha voluto prendere ADL e la società. E soprattutto che il presidente possa ben intuire cosa voglia dire: non investire sul mercato, questo è il risultato e ora prendiamoci le conseguenze.

Andate tutti via. Tutti. A esclusione di Lobotka e Kvara. Ma il restante non meritano minimamente di continuare a vestire questi colori e questa maglia. Perché se si comportano così, evidentemente non hanno compreso cosa voglia dire per i tifosi tutto ciò!

Ma, alla luce di tutto: ma non è che questo comportamento sia stato fatto apposta come “dispetto” nei confronti della società? Perché è assurdo pensare che nessuno degli undici non sappai più giocare a pallone e soprattutto che Di Lorenzo non sappia più fare il terzino!

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