NAPOLI – Il Napoli saluta Koulibaly, ultimo superstite del Napoli di Sarri che provò coi 91 punti a vincere lo scudetto.
Da ieri, per gli azzurri inizia di fatto un nuovo ciclo che punterà sui giovani ma anche su calciatori che hanno voglia di vincere.
C’è da sistemare il reparto arretrato, manca il 4° centrale che dovrà caricarsi sulle spalle l’eredità della maglia 26 lasciata libera dal calciatore senegalese. Si parla di Kim, di Milenkovic, di Acerbi, ma non è detto che dal cilindro di Giuntoli non possa uscire fuori un nome a sorpresa.
Stesso discorso vale per la fase d’attacco oggi orfana di Mertens e domani con molta probabilità di Petagna che dovrebbe accettare il contratto del Monza.
Servono due pedine che diano non solo estro e fantasia ma anche quel numero sostanziosi di gol e soluzioni sui calci piazzati. Al momento manca un rigorista e un calciatore capace di segnare da palla inattiva. Ecco perche il Napoli punta forte su Simeone come possibile sostituto di Osimhen ma anche su Paulo Dybala sogno proibito dei tifosi azzurri.
Non si dovessero concretizzare queste trattative restano alla finestra Dloufeu che farebbe carte false per giocare la Champions ma anche di Borja del Southempton e di Edin Dzeko oramai un peso non solo economico per l’Inter col ritorno di Lukaku.
I tifosi in città però questa estate non sognano, ma anzi vivono a occhi aperti l’incubo che ha portato lontano non solo Insigne Mertens e Ospina ma anche il comandante Koulibaly. Per tutti la colpa è solo di De Laurentiis