NAPOLI (Di Anna Calì/ fonte SSC Napoli) – Il Napoli di Conte alza la voce e grida dinanzi a tutta l’Italia che: sono tornati! E questa volta fanno sul serio. Niente scherzi. Il Napoli c’è e risponderà presente ad ogni partita. Il primo test era difficile e si doveva superare nel miglior modi possibile, senza paura. In campo, un assetto perfetto, 11 giocatori con il “Conte” in panchina pronti a debellare il diavolo che stasera esce sconfitto 0-2.
Il cielo è azzurro su San Siro grazie a big Romelu, il georgiano Kvara ma soprattutto grazie all’uomo partita, Meret. Un portiere che stasera ha trasmesso grande sicurezza, sempre pronto ad uscire e farsi trovare tra le linee. Ed è grazie a lui se la rete è rimasta inviolate e se il risultato non è cambiato.
E su questa partita, possiamo dire e affermare con assoluta certezza che è stata la mano de D10S ad accompagnare i giocatori della sua squadra. Perché sì, è assolutamente normale pensare al grande Diego Armando Maradona se giochi una partita così importante alla vigilia del suo compleanno, una ricorrenza che non passerà mai in secondo piano, visto che domani in città, ci saranno diverse manifestazioni nel suo ricordo.
E allora sì, questa vittoria è anche un modo per festeggiare in maniera idilliaca e lontana, Maradona.
Ed è su questo cielo azzurro che si intravedono i tre punti conquistati dal Napoli del condottiere Conte contro il Milan! Una classifica che inizia ad allungarsi sempre più, arrivando ora a +7 sulla seconda.
Sempre più su, passo dopo passo, partita dopo partita, il Napoli non ha nessuna intenzione di lasciare per strada nemmeno un punto.
Da oggi inizia ufficialmente un cammino ostico, a detta del calendario, ma Conte ha fatto capire che effettivamente nulla è ostico.
Perché se la squadra partenopea ha sofferto con le squadre piccole, come il Lecce, stasera è uscito fuori il vero Napoli e, forse non è poi così vero che le squadre di Conte non giochino un bel calcio, tutt’altro dopo questa prestazione.
Una squadra che parte subito con ritmi alti, attenta alla difesa ma soprattutto alla parte offensiva.
Tanto criticato contro il Lecce, eppure, stasera è stato il primo ad essere incisivo e a segnare il primo gol: Lukaku, perché ancora deve trovare la sua forma fisica, ancora deve migliorare sotto alcuni aspetti, eppure, quando riesce ad avere la palla bene, sa essere incisivo e decisivo soprattutto.
E come vedevamo in passato la coppia: Kvara- Osimhen, quest’anno abbiamo la coppia: Kvara – Lukaku, ed è lui infatti a segnare il secondo gol.
Anche il georgiano in questa partita aveva tanto da dimostrare, in vista anche dell’incontro con l’agente per la questione contratto, forse qualcosa potrebbe ancora cambiare sotto questo aspetto.
Un Napoli che dopo aver segnato il primo gol, al 5′ ha rallentato un po’ il suo baricentro, lasciando spazio alla squadra di casa.
Nella ripresa, Morata prova ad accorciare la distanza, ma il gol viene annullato per fuorigioco.
Un Napoli che ha dominato la partita, Oliveira attento a tutti senza lasciare nessuno scoperto.
Peccato per le occasioni sprecate, per i tiri alti e quelli usciti.
Un plauso va, non solo ai ragazzi ma anche a Conte che quest’anno, per la prima volta non abbiamo subìto il “fascino” di Leao, ricordiamo che su quella fascia abbiamo sempre sofferto, ma soprattutto è andato sempre in porta.
Bravissimo Buongiorno e Mazzocchi, che stasera ha dimostrato effettivamente che può essere il sostituto di Politano.
E anche per quest’ultimo aspetto, dobbiamo ringraziare Antonio Conte che è riuscito a convincerli, a lavorare sulla mente di ognuno di loro e che ha dato fiducia e capacità a tutti.
La strada è ancora lunga, ci saranno altre partite, difficili come queste, ma sarà sempre la mente e la “cazzimma” ad avere l’ultima parola nel campo.
