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Il Napoli presenta i ritiri. ADL “Sarà ricostruzione totale! Sullo stadio? Rifarò il Maradona se il sindaco non farà promesse da marinaio!”

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NAPOLI – Da Palazzo Petrucci in diretta la conferenza stampa di Aurelio De Laurentiis per presentare i ritiri di Dimaro e Castel Di Sangro del Calcio Napoli.

Gli azzurri saranno a Dimaro in trentino dall’11 al 21 luglio.

Per quanto riguarda invece le date del secondo ritiro in Abruzzo, a Castel di Sangro non sono ancora ufficiali.

Di sicuro la squadra azzurra andrà a Castel di Sangro dal 25 luglio, poi il ritiro potrebbe finire l’8 o il 10 agosto, tutto dipenderà dal piazzamento finale in campionato.

Il presidente svelerà anche il nome del nuovo allenatore?

Ebbene no. Nessuna notizia, perché come ha affermato ADL non ce ne sono: “Siete ghiotti di notizie che però non esistono e quindi non posso darvi, altrimenti entriamo nel cazzeggio. Mi conoscete, mi va di essere preciso. La notizia che è circolata da tempo è che ci sarà sicuramente un nuovo direttore sportivo, quindi dovrebbe, speriamo, palesarsi al più presto in modo da poter agire sia in entrata che in uscita. L’unica che posso dirvi”.

“Stiamo partendo con una ricostruzione totale. La temporalità è fondamentale perché che bisogna investire, investire bene e non avere fretta.
Quando si inizia un nuovo ciclo e un nuovo percorso tutto può avvenire. Se si basa sulla professionalità e imprenditorialità bisogna fare programmazioni serie e senza affidarsi alla fortuna. Noi siamo gli unici responsabili delle loro azioni. Io sapoevo che quest’anno non sarebbe andata per competere per vincere di nuovo lo scudetto era nell’aria in tutto quello che io con signorilità e col desiderio di non scatenare le guerre ho accettato di vivere questa grande soddisfazione dello scudetto e di vivere anche questa misera annata che però serve anche per capire per fare il punto per verificare quello che si era già verificato il 20 marzo aveva radici profonde e ben diverse da quello che si era già capito.

Bah forse ho sbagliato a mandare via Garcia? Bah di sbagli se ne commettono. Solo chi lavora non fa sbagli. Io mi sono assunto tutte le responsabilità anche se non dipendevano da me stesso. Chiudo un capito ne apro un altro che dobbiamo scrivere e lo scriveremo con attenzione. Siamo stati in Europa per 14 anni se non ci andremo faremo grossi respiri. Ci concentreremo col cervello ossigenato e lavoreremo con passione. Se si lavora con passione non si perde. Noi ci divertiamo a lavorare. L’essenza della nostra vita si basa sul lavoro”.

SITUAZIONE STADIO

“Sullo stadio io sono stato un sostenitore di Bagnoli, ma qui mentre il primo cittadino ovviamente pensa al 2032 io penso a essere forte nell’immediatezza e quindi mi sono fatto una serie di analisi e mi sono detto ma chi te lo fa fare di andare in un territorio dove ci saranno lavori continui, se c’è il bradisismo dobbiamo sgomberare 50mila persone e allora oggi dal treno ho chiamato i miei architetti e gli ho detto come rifare il Maradona che deve essere rifatto in maniera ben precisa.

Punto sul Maradona sempre che il sindaco non faccia promesse da marinaio. Purtroppo questo sindaco non c’è mai. La Iervolino era amica di mia madre e non ho mai criticato la donna.

Con De Magistris non mi sono mai preso.

Manfredi viene eletto ma dopo 6 mesi dall’elezione non c’era mai.

Lui è fantastico nella tattica sfuggente. E’ un teorico di questa tattica perché così si vive più a lungo senza mai decidere nulla.

A differenza di De Luca che è un uomo del fare. Lui se dice “Si” quello accade.

Con il comune di Napoli ho sempre fatto una fatica gigantesca.

Io che sono il motore vincente di quello stadio portando Napoli al centro di un Europa come fatto promo pubblicitario, mi viene dato lo stadio qualche ora prima per poi ridarlo poco dopo.

Paghiamo quanto il PSG al Parco dei Principi…io dico ma di che vogliamo parlare vogliamo essere seri o cosa.

Io ho sempre detto ci metto i soldi miei. Ho bisogno di una cambiale in bianco di autorizzazione.

Ma se mi bloccate i lavori mi alzo e me ne vado e non mi vedrete più. Questa gente non sa dare seguito alle parole che hanno un significato e se ne devono prendere la responsabilità.

Costruiremo un Napoli fortissimo ma ci vuole tempo, ci vuole il tempo per rinascere e rifondare.

E per lo stadio io ci sono. A settembre metterò la prima pietra del nuovo centro sportivo per cui ci vorrà più di un anno e cercheremo di fare la nostra parte.

Devo trovare un posto dove le mamme possano stare tranquille di fare arrivare i loro figli in sicurezza in pochissimo tempo. Non più a Castel Volturno ci siamo stati basta”.

CONTE PER IL FUTURO?

“Ne avete parlato voi, io non ne ho mai parlato. Ne ho parlato a novembre, poi mai più. Quando chiamai Sarri, veniva dall’Empoli, mi hanno scritto gli striscioni contro, quando presi Spalletti dopo il terzo posto gli rubarono la macchina, stiamo calmini. Qui pare che ci sia solo un uomo che può guidare il Napoli verso lidi importanti. Se io sono stato l’artefice, insieme ad altri collaboratori, di 14 anni in Europa… io avevo già detto che sarà difficile ripetersi dopo lo Scudetto. Non avevo mai vissuto una stagione così, mi sono lasciato anche portare… non dico condizionare, ma anche i media dicono ‘va esonerato’, ‘l’avventura a Napoli è finita’, diventa poco propedeutico alle soluzioni conservative e fisiologiche per errori che sono nel corso della storia. Poi non puoi obbligare alcuni allenatori a venire, oppure non puoi fare in modo che la tua prima punta faccia 28 gol o non puoi non farlo stare male giocando solo metà partite. Io raccolto tutto su di me, ma ad un certo punto qualcosa la rimando anche al mittente…”.

I CALCIATORI SONO TUTTI CEDIBILI?

“Sono tutti cedibili, sempre, dipende da chi li vuole comprare. Kvaratskhelia? Ha un contratto che scade nel 2027, sono serenissimo, tranquillissimo, poi voi ogni volta girate il cacciavite in una ferita che avete aperta, stimolare gli stessi procuratori che vi inciuciano nelle orecchie gli articoli per loro tornaconto per non dare seguito al contratto. Io quando ho preso Kvara, vedete il film, tutti dicevano ‘ma chi è questo’, come Cavani, mi volevano ammazzare perché avevo dato Quagliarella alla Juve, lui fece lo stesso giorno 2 gol e divenne idolo di tutto. Dovete smetterla, io non voglio che voi lavoriate per il Napoli, per carità non siete miei dipendenti, ma se continuate a fare un servizio cattivo… inasprendo anche la tifoseria. Sembra che noi non vogliamo pagarlo. L’abbiamo fatto esplodere noi, abbiamo avuto noi l’intuito, dobbiamo essere sempre quelli che la prendono in quel posto o deve essere una questione premiante di averli valorizzati e inseriti? I contratti vanno rispettati, ma voi li mettete sempre in discussione e parlate di 3, 4, 5, ora non bastano e ce ne vogliono 6, 7, si è incontrato poi… non è manco vero. Raccontate una tonnellata di cazzate, non intervengo mai, potrei farlo ogni giorno sul sito ma ho rispetto per voi. Vi sarei grato se tra noi ci fosse una collaborazione, volete le notizie da me, ma non ve le do perché le travisate. Ora mi fate assumere tutti gli allenatori e giocatori che volete, io che parlo a fare con voi?”

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