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L’Atalanta “intossica” il ragù al Napoli

NAPOLI (Di Anna Calì/ fonte foto SSC Napoli) – L’Atalanta arriva al Maradona e detta legge, facendo capire che effettivamente la vittoria in Europa League non è stata solo una parentesi.

E con la vittoria di oggi a Napoli mette un bello sprint e fa capire che effettivamente è in grado di poter vincere lo scudetto.

Il Napoli si arrende all’ira di Gasperini e della sua Atalanta, la squadra più in forma di tutto il campionato.

Ed è così che la squadra di Conte si trova ad incassare la seconda sconfitta in campionato, la prima in casa. E questo non dovrebbe far preoccupare: ricordiamo lo scorso anno che il Napoli in casa e non ha preso delle batoste.

Oggi era fondamentale e di vitale importanza vincere o dimostrare, nel migliore dei modi possibile che, effettivamente i giocatori sono in grado di ribaltare le partite.

Perché oggi e contro questa squadra e con questo calendario, bisognava davvero mettere in campo il tutto e per tutto; provando con un po’ di “cazzimma” e di cattiveria agonistica a vincere questa partita. Cosa che non è accaduta purtroppo.

I miracoli, come diceva Conte, li fa solo una persona, ma sapete? Sarebbe stato bello mettere in campo un vero e proprio miracolo contro Gasperini, in uno stadio completamente sold out, oggi aveva deciso di dedicarsi alla più grande passione del popolo napoletano: il tifo.

E perché a Napoli, nonostante sia il 3 novembre, le temperature sono alte e molto calde, il sole, la bella giornata eppure, sono bastati i due tiri di Lookman e quello di Retegui a far scendere il gelo sulla città, facendo zittire così tutti i napoletani.

Pochi, infatti, i cori.

Oggi è mancato tutto, in particolar modo il cinismo.

Una squadra di casa che non è pervenuta, totalmente morta, d’altronde, il periodo è questo.

Assenti, slegati tra loro e senza idee.

Giocatori inesistenti nel campo che realmente non hanno saputo dal 1′ cosa fare e dove porre rimedio.

Grandi errori commessi sicuramente anche dal tecnico Antonio Conte che, non ha saputo giocare bene le sue carte e soprattutto non ha saputo dare il giusto sprint ai suoi ragazzi.

Una battuta d’arresto più che accettabile, ma non è ammesso.

Non è concesso, no. Perché se giochi una sola partita a settimana, se non ci sono altri impegni, se il gruppo è compatto non è concesso un comportamento del genere.

Non puoi scendere e non sapere cosa fare in mezzo al campo, dove prendere palla e soprattutto non puoi perdere palla come se niente fosse.

Un Napoli che ha provato a rispondere dopo il primo gol di Lookman con il palo di Mc Tominay, ma poi, di occasioni sprecate, veramente tante.

Grande assenti Lukaku e Kvara, che nonostante la maglia da titolare non sono riusciti a dare la giusta forza alla squadra, a concretizzare e a portare a casa i tre punti.

Ed è proprio la questione Lukaku che pone tanti interrogativi; possibile che faccia una partita bene e una sbagliata? Non può e non deve giocare così, perché ci ritroviamo con un uomo in meno e, gli avversari, fanno male.

Tutti hanno sbagliato tutto, persino lo stesso Meret che nel secondo tempo, esce dalla porta, ed è solo grazie a Buongiorno che salva sulla linea.

Errori del genere, in serie A non sono accettati.

Ora che il Napoli possa per tutta la settimana lavorare sugli errori commessi oggi, che non sono di certo pochi.

Che possano analizzarsi, ma soprattutto sperare che Conte stringa ancor di più la cinta e faccia ancora il pugno di ferro, con dei giocatori che non possono assolutamente perdere la concentrazione e buttare al vento quanto costruito.

Accogliamo questa sconfitta come una cosa positiva, perché ora capiranno come dover proseguire.

Ora, testa alta e pronti per andare a Milano a giocare contro l’Inter ed è forse qui, che scopriremo la vera identità del Napoli e capire a cosa possiamo puntare, e soprattutto come.

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