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Napoli…è già domani!

NAPOLI (Di Anna Calì) – Oggi non fa storia. Non possiamo sapere cosa sia stato sbagliato, cosa sia andato storto, come sia stata possibile una presentazione ridicola del Napoli, anzi no delle controfigure azzurre. Perché quelle scese in campo questa sera contro il Milan non possono essere le stesse 11 persone che abbiamo visto trionfare fino a 15 giorni fa. Una brutta serata condita da un clima vergognoso che è stato alimentato da una contestazione assurda e fuori luogo delle curve. Il Napoli in un momento difficile come quando ho vissuto questa sera avrebbe avuto bisogno del supporto del sostegno del suo pubblico che invece ha preferito rimanere zitto per intonare soltanto sporadicamente cori contro il presidente De Laurentiis immediatamente zittiti dal resto dello stadio e degli altri settori che in maniera encomiabile hanno provato con cori disorganizzato a sostenere la squadra a loro va l’applauso di tutto il popolo napoletano. Bisogna guardare a domani quando nel silenzio di Castel Volturno Spalletti i suoi si guarderanno in faccia per ripartire con convinzione e con determinazione.

Un Napoli spento, senza forze, pochissima concentrazione quasi come se fosse rimasto chiuso all’interno degli spogliatoi. Una pausa della nazionale che non ha fatto bene alla squadra di Spalletti, che parte dal 1′ senza il suo capocannoniere Osimhen. Il tutto, accompagnato da una situazione surreale e da un clima da far venire la pelle d’oca e, non per l’esultanze ma per ciò che non è accaduto. Nonostante il sold out di stasera, il Maradona era in silenzio. Una protesta dettata dalle curve che non ha fatto bene alla squadra che, non merita un clima tale, considerando l’annata e il percorso che sta facendo anche in Europa. Un Milan ben studiato, organizzato nei minimi dettagli ha messo KO il Napoli, aggiudicandosi meritatamente la vittoria. Al 16′ gol di Leao, al 25′ il raddoppio di Diaz, al 59′ Leao e al 67′ Calabria.

Il primo dei tre incontri con il Milan, è andato. In Champions sarà sicuramente tutt’altra storia e musica.

Una sconfitta che pesa, forse, dovuto anche al fatto che mancano poche partite per il sogno e che vogliono mettere tutte le loro energie per la Champions. Fa male, soprattutto perché il Napoli non era più abituato a perdere con questa portata di gol ma sicuramente servirà a far rialzare la testa e a far proseguire i ragazzi ad arrivare al sogno tanto ambito.

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