NAPOLI – 17 maggio 1989, il Napoli è campione d’Europa alzando al cielo la sua prima e unica, per ora, coppa continentale.
Oggi 35 anni dopo quella gloriosa notte di Stoccarda gli azzurri si ritrovano a fare i conti con una stagione deficitaria culminata con l’esclusione dalla Champions e con un campionato che a meno di clamorosi risvolti condannerà gli azzurri a vivere la prossima stagione senza impegni di coppa.
Quella del Napoli di Maradona in Coppa UEFA, oggi Europa League fu una cavalcata trionfale. Con imprese epiche come la vittoria al 119 contro la Juve al San Paolo, e poi le due sfide con le tedesche Bayern e Stoccarda che vedevano gli azzurri sfavoriti ma i bookmakers dimenticano che in campo c’era un certo Diego Armando Maradona che proprio nelle 4 sfide di semifinale e finale si prese la scena con 4 assist e un gol.
IL CAMMINO DEGLI AZZURRI
Il Napoli di Ottavio Bianchi esordì contro i greci del PAOK vincendo con un risultato complessivo di 2-1. Nel secondo turno gli Azzurri affrontarono i tedeschi orientali della Lokomotive Lipsia, battendoli col risultato totale di 3-1. Agli ottavi di finale i francesi del Bordeaux furono sconfitti in trasferta 1-0 e a Napoli bastò lo 0-0 per passare il turno. Ai quarti gli Azzurri affrontarono i connazionali della Juventus, perdendo l’andata 2-0 al Comunale di Torino e vincendo col medesimo risultato il retour match al San Paolo; furono necessari i tempi supplementari e solo un gol di Alessandro Renica, all’ultimo minuto della proroga, diede la vittoria al Napoli. In semifinale i tedeschi del Bayern Monaco furono battuti in casa 2-0, e il pareggio per 2-2 all’Olympiastadion bastò ai partenopei per centrare la prima finale europea nella storia.