NAPOLI (di Anna Calì) – I Campioni d’Italia continuano a comandare e salgono a quota 83 punti.
Aria di festa al Maradona, che si presenta con una bellissima coreografia tricolore e con la Fiorentina che accoglie in una splendida ed emozionante passerella i campioni d’Italia.
Perché in un giorno del genere, in una stagione del genere, il campo oggi, non contava niente.
Contavano solo i ragazzi, la squadra e tutto ciò che di bello hanno saputo creare. Un primo tempo che vedono i viola con un buon possesso palla e tante occasioni, ed è qui che il Napoli ha scoperto di avere una nuova certezza tra i pali: Gollini, che si è sempre fatto trovare preparato ad ogni azione.
Un paio di occasioni da parte dei ragazzi di Spalletti, senza centrare lo specchio della porta.
Nel secondo tempo, a decidere la partita è ancora lui: Mr Spalletti con i suoi cambi.
Una squadra che riesce a far girare il pallone a un ritmo decisamente più veloce e gli stessi giocatori sono molto più concentrati.
Al 47′ si accende il sogno di poter far scoppiare di felicità i tifosi con un rigore che, purtroppo, Terracciano para su Osimhen
Al 74′ con una giocata strepitosa si procura un nuovo rigore. Sul dischetto ancora lui, Victor Osimhen che ora punta a prendersi il premiato di capocannoniere. Questa volta Terracciano non ci arriva e il Maradona si infiamma.
Uno Scudetto dal sapore di felicità, che ha la bellezza di tutta la squadra che ci ha creduto sin dal primo giorno di campionato. È la vittoria di una città intera, è la vittoria di Cesare, tifoso napoletano che sognava di vedere il suo ultimo scudetto.
Al triplice fischio, il Maradona esplode letteralmente di gioia. Una festa con vittoria.
