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Napoli, rabbia e fortuna

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NAPOLI (Di Anna Calì) – Si soffre. Si suda. Si tenta la fortuna grazie a una follia di Suzuki. E si vince. Big Lukaku e Anguissa fanno esplodere il Maradona di gioia e danno i tre punti al Napoli di Conte.

Una partita che è iniziata nei peggiori dei modi e nessuno poteva immaginare che all’ultimo minuto si sarebbe ribaltato non solo il risultato ma proprio tutto l’andamento della partita.

Il Parma tiene palla, un’ottima squadra che oltre al Milan è riuscita a mettere in difficoltà anche il Napoli, facendo spegnere tutti gli entusiasmi e la gioia dei tifosi che questa sera hanno riempito lo stadio Maradona.

Un Napoli in ostaggio del Parma con il gol, segnato su rigore da Bonny.

Ed è proprio su questo aspetto della partita che si potrebbe scrivere un lungo poema.

Un rigore in dubbio perché se si va a rivedere l’azione, si vede che Meret prende prima palla e poi, come giusto che sia, tocca il giocatore. E come potrebbe non fare altrimenti? Visto che in una situazione del genere non poteva scomparire nell’erba né liquefarsi ma, il Var non interviene. Non sente ragione e fischia.

Oltre al var, anche l’arbitro Tremolada che tutto ha saputo fare fuorché l’arbitro.

Scandaloso. Pessimo. Un arbitraggio a senso unico, tutti contro il Napoli ovviamente. Tutti i falli fatti dal Parma addirittura sembrava non li vedesse nemmeno e, nel secondo tempo in un’azione pericolosa alias SPA, anche qui, l’arbitro ha deciso di mettere i paraocchi e fischiare contro.

Arbitri del genere non dovrebbero essere degni di chiamarsi tale, anzi, dovrebbero essere sospesi.

La lega non ha pensato ad attuare un vademecum per la loro professione? Ogni errore, ogni incidenza della partita, in negativo, punizione.

Forse solo in questo caso potrebbero capire, effettivamente quanto sia importante il loro lavoro.

E la “pochezza” di questo aspetto si è visto anche con un calcio di rigore clamoroso non concesso al Napoli, un Var che non dovrebbe intervenire se non per gravi motivi o gravi dubbi, qui, a Napoli interviene, decidendo la sorta della partita.

Un Napoli troppo basso, lungo, con un Anguissa che in un primo tempo sembrava fosse stato clonato nuovamente in maniera negativa.

Croce e delizia.

Sofferenza, disperazione e anche un senso di scetticismo.

Per un attimo ci è sembrato di rivivere un flashback dello scorso anno: partita positiva e una no.

Invece, fortunatamente, grazie a Conte, alla panchina e agli ottimi acquisti ora stiamo parlando della seconda vittoria di questa squadra.

Una partita che è cambiata notevolmente con l’ingresso in campo di Lukaku e poi di Neres che, subito è riuscito a portare a casa un ottimo risultato.

Troppi tiri in porta non andati a buon fine e, allora, si approssima il mese di settembre, quello di San Gennaro e ha deciso di metterci la sua mano ed ecco che accade un miracolo clamoroso: grazie a un fallo, il Parma per puro scherzo del destino si è ritrovato senza il portiere bensì un terzino in porta.

E allora sì, che ogni sofferenza dev’essere ripagata.

Perché sarebbe stato troppo ingiusto perdere contro il Parma, in casa e con questi acquisti.

Troppe cose ancora da limare e troppe altre da dover definire, ma l’importante è la buona volontà e la forza di fare bene.

Uomo partita Kvara, ne dovrebbero fare altri 10 come lui e, sappiamo che ciò è impossibile.

Un giocatore sempre presente, attivo, che corre per tutto il campo e si propone sempre.

Ma diamo un plauso anche a Meret che sul finale ha salvato il Napoli e il risultato tanto sperato.

Ottima la prestazione di Lukaku che con il suo ingresso ha risvoltato totalmente l’andamento.

Da rivedere l’assetto tattico. Ma possiamo affermare che tutto ciò che si fa con il cuore, allora i risultati si vedranno sempre.

E stasera, di cuore ce n’era tanto.

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