NAPOLI (di Raffaele De Lucia)- Se Il Napoli vuole vincere deve scrollarsi di dosso i futili discorsi di sfortuna e arbitraggi a favore degli aversari.
La gara di ieri persa malamente a Torino, è stata meritatamente vinta dalla Juventus, che con cinismo e buona sorte ha portato a casa tre punti.
Gli azzurri hanno regalato un’ora alla squadra di Sarri.
Un primo tempo inguardabile, con una difesa in bambola e un centrocampo che non faceva filtro.
La Juve, ne ha apprfittato mettendo a segno un uno due che ha tagliato le gambe agli uomini di Ancelotti che nella ripresa subiscono anche il terzo god di Ronaldo, marcato troppo allegramente dalla difesa partenopea.
Poi il tecnico napoletano decide di cambiare modulo passando al 442 e inserendo Lozano e Mario Rui.
Il Napoli cambia volto e in 15 minuti ribalta la situazione pareggiando 3-3.
Un risultato inatteso che faceva ben pensare a un finale addirittura in vantaggio e invece, ci pensa Koulibaly con un intervento approssimativo a spingere in rete al 92′ il gol del 4-3 che regala la vittoria alla Juve.
Una gara però che anche i bianconeri possono recriminare. I due pali colpitio da Khedira e Costa potevano essere due gol e oggi ci troveremo a criticare la squadra per un passivo ancora più pesante.
Bisogna ripartire dalla mezz’ora del secondo tempo. Il Napoli deve registrare il centrocampo e lo ha detto anche Ancelotti nel post partita. Bisogna sacrificarsi tutti per arrivare alla vittoria. E ieri l’assetto tattico del primo tempo ha portato la squadra a giocare sfilacciata.
La juve è già quella di Sarri, ma tre gol in casa non li subiva da anni e la cosa potrebbe aiutare il campionato, con qualche punto perso per strada dai bianconeri.
Il Napoli dalla sua ha bisogno di certezze e compattezza. I 15 giorni di stop del campionato potrenno permettere a Koulibaly di mettere benzina in corpo visto che il difensore dopo la coppa d’Africa ha svolto solo 15 allenamenti. Lo stesso vale per Fernando Llorente arrivato ieri a Csatel Volturno.
Insomma un cantiere ancora aperto quello azzurro, ma inutile piangersi addosso, la stagione è ancora lunga e c’è tempo per dimostrare il proprio valore.