NAPOLI (Di Anna Calì) – Mancava davvero poco, talmente poco che a 10 minuti dalla fine sembrava fatta.
Il gol di Oliveira, n.17 che in barba alla cabala e alla iella aveva fatto presagire la grande festa ha solo illuso i tifosi.
A rovinare i piani del Napoli e dei 60.000 cuori azzurri ci ha pensato Dia, che dopo un tunnel su Osimhen ha centrato il gol della domenica.
Per un attimo si è rimasti tutti sospesi, tutti in silenzio ad aspettare. Poi il triplice fischio ha svegliato tutti dal torpore.
Ma si sa, l’attesa aumenta il desiderio!
Una matematica che fa fatica ad arrivare per gli azzurri di Spalletti e che vede tutti costretti a rimandare la festa scudetto alla settimana prossima, quando si andrà a giocare a Udine.
La città era pronta a festeggiare quel trofeo atteso per 33 anni, ma la Salernitana ha deciso che non doveva andare così.
L’avevano preannunciato che non avrebbero permesso al Napoli di festeggiare, e hanno impiegato tutte le loro forze fisiche e mentali per far sì che non accadesse.
Uno stadio Maradona completamente sold out, tutti uniti a sostenere la squadra.
Un primo tempo equilibrato che, vede il Napoli col possesso palla e sempre in attacco, ma di fronte si è ritrovata una Salernitana che ha giocato col sangue agli occhi. Al 62′ arriva il gol di Oliveira che fa esplodere lo stadio e tutta la città. Tutti erano pronti per i festeggiamenti e a vivere quelle emozioni tante attese, ma, all’84’ arriva il pareggio di Dia che rovina la festa ai napoletani.
È cosa fatta, la festa è appena iniziata e la matematica potrebbe arrivare già dalla prossima giornata.