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Napoli, una vittoria da Partenopei: -3 dall’Inter

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NAPOLI (Di Anna Calì) – Il sogno è vivo ancora! Lo Scudetto può essere nostro.

È la coppia belga- scozzese di Romeo Lukaku e Mc Tominay a regalare i tre punti alla squadra di Antonio Conte e riportarla di nuovo alla vittoria dopo un periodo fatto di pareggi e sconfitte. Ma soprattutto è grazie a questa vittoria che il Maradona sotto una pioggia insolita del mese di aprile torna a cantare.

Ad andare a segno proprio lo scozzese nel primo e nel secondo tempo e, poi Lukaku. Ma il belga è stato soprattutto protagonista degli assist a favore del compagno che ha trovato poi le due reti.

Questo fa capire che se l’attaccante è in forma allora il gioco viene facile e i punti su conquistano.

Meno tre dall’Inter e il sogno di conquistare il titolo dei Campioni d’Italia può iniziare a farsi strada tra la mente dei tifosi e dei giocatori. D’altronde, l’ha dichiarato anche Antonio Conte: “Sarebbe un peccato non crederci e non pensarci se ad aprile sei lì in classifica”.

E chi siamo noi per non poter credere a questa cosa? Sarebbe un vero e proprio miracolo dell’era De Laurentiis e del lavoro certosino di Conte e Oriali.

Stasera era la partita decisiva, quella del dentro o fuori, era l’ultima possibilità per poter agganciare la squadra di Inzaghi e metterli pressione, considerando i molteplici impegni che avranno tra Champions e Coppa Italia.

Il Napoli è vivo e non vuole assolutamente mollare a sette giornate dalla fine del campionato. La squadra partenopea vuole dare il tutto e per tutto, lottare tutti insieme fino alla fine e non lasciare più nessun punto per strada.

Una reazione forte che mancava da un bel po’. Un Napoli agguerrito, che ha giocato con la voglia di vincere e con la sete di vittoria: in fondo, è questa la caratteristica del popolo napoletano. Non arrendersi mai dinanzi alle difficoltà, ma che sa effettivamente quand’è il momento di risalire e tornare a far splendere il sole sul Vesuvio e sul suo mare blu.

È l’identità partenopea. È un marchio di fabbrica, proprio quel marchio che la figlia di De Laurentiis ha voluto incidere sulla maglia per i 2500 anni della città di Napoli: “Partenopei”, si legge dietro alle spalle.

E i giocatori stasera non potevano far altro che rendere omaggio non solo alla maglia che indossano tutte le volte che scendono in campo, ma soprattutto alla città e ai tifosi partenopei che li seguono sia in casa che in trasferta, con il sole e con le temperature gelide.

Nel primo tempo sembrava di rivedere lo stesso schema, come se fosse un film dell’horror, il Napoli è assente, soporifero, lento nella manovra e con un Empoli che schiaccia nella metà campo mettendo fatica alla squadra di casa; ma come spesso siamo abituati a vedere in questo campionato, nel secondo tempo qualcosa cambia.

Non si sa bene cosa. Ma qualcosa succede.

Atteggiamento diverso, più compatti, manovra più veloce, più precisi nei movimenti e i risultati si vedono.

Finalmente, anche i cambi non sono arrivati troppo tardi.

Ora testa al Monza.

Avanti Napoli!

 

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