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Natale amaro per il Napoli

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NAPOLI (Di Anna Calì – fonte foto SSC Napoli) – Per la squadra di Mazzarri sarà un anticipo di vigilia amaro, molto amaro. Il Napoli peggiore degli ultimi anni. Pensavamo che il problema era García, abbiamo puntato tutti il dito contro il tecnico francese, abbiamo cambiato l’allenatore, speravamo che qualcosa potesse andare nel verso differente. Speravamo che il ritorno di Mazzarri avrebbe messo in moto una macchina differente, invece, ci stiamo rendendo conto che non è affatto così, e ricordiamo che Mazzarri ha dichiarato di aver studiato il calcio Spalletti e se non l’avesse fatto?

Cos’è successo? Il Napoli ha dimenticato troppo presto dello scudetto che ha  sul petto?Cos’è scattato nella mente della squadra dopo la vittoria del terzo tricolore?

Anche in questa giornata di campionato abbiamo fatto il gioco della squadra ospite, come a Torino contro la Juventus, stessa partita vista all’Olimpico. Abbiamo fatto il gioco della Roma basato sulla cattiveria agonistica e sui calci e sulle mazzate. Una partita che si è trasformata in un incontro di boxe vero e proprio. A decidere l’incontro il gol al 75′ di Pellegrini e sul finale gol di Lukaku.

Perché dopo la partita di martedì, di Coppa Italia, dopo la figuraccia contro il Frosinone ci si aspettava una squadra col sangue agli occhi, pronta ad aggredire non soltanto il pallone ma anche gli avversari, invece, sembra addirittura che abbiano fatto un passo indietro di martedì. Peggiorati sotto tutti gli aspetti, soprattutto su quello mentale. Un Napoli che non gira, niente fraseggio, Rrahmani nullo, il peggiore. Di Lorenzo assente. Kvaratskhelia un vero e proprio fantasma in campo.

Un primo tempo che ha lasciato a riposo Rui Patricio, visto che i tiri in porta sono stati zero, mentre al 20′ una parata miracolosa di Meret salva il risultato. Nel secondo tempo, un tiro debole di Zielinski al 47′ ma Patricio si fa trovare pronto. È al 65′ che il match giunge all’apice con l’esplusione di Matteo Politano e addirittura sul finale il Napoli si ritrova in 9 con l’espulsione di Osimhen, bel modo di festeggiare il suo rinnovo fino al 2026. Forse queste due sono le uniche cose giuste che Colombo ha fatto, visto che dopo i primi 45′ mancavano due cartellini gialli a Mancini e a Lukaku. Arbitri del genere non possono arbitrare partite così importanti che vanno a penalizzare i risultati e condizionano ancor di più il clima d’astio tra i giocatori.

Non è soltanto un problema di mancata preparazione atletica, è un problema mentale ed è anche serio. Non servirà un eventuale rito, hanno bisogno di uno psicologo che li sostenga.

Non è più il tempo delle scuse, non è più il tempo del perdono, è arrivato il momento del silenzio! È giunto il momento di chiudervi in voi stessi, parlare, dialogare con chi di dovere e cercare di capire effettivamente su cosa bisogna lavorare fino alla fine della stagione. Con la speranza che qualcosa possa cambiare e la rotta possa essere invertita, altrimenti, finiremo non soltanto di non entrare in zona Champions, ma addirittura rischiare il fallimento.

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