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Per l’Europa il Napoli si aggrappa solo alla matematica

NAPOLI (DI Anna Calì – fonte foto SSC Napoli) – Ci si aggrappa solo alla matematica, perché in fin dei conti nonostante il Napoli abbia dimostrato di saper giocare, la voglia in campo non c’è più. Chi per un motivo, chi per un altro, ormai non si desidera altro che porre fine a questa stagione. Giocare, solo per il semplice gusto di farlo. E se è lo stesso presidente ad affermare che: “Non tutti gli anni ci possiamo andare in Europa” e, allora di cos’è che parliamo? In fin dei conti, se è contento lui, siamo contenti anche noi.

Meno uno e finalmente potremmo salutare questo campionato. Un countdown che non avremmo mai voluto fare. Il calcio è passione, soprattutto qui a Napoli, ma quest’anno mostrando il loro lato peggiore, è giusto porre fine a questo stillicidio soprattutto perché i tifosi.

Una partita importantissims che serviva per poter dare la possibilità di accedere alla Conference League.

Sembrava che la partita fosse iniziata nel verso giusto, per una volta. Una squadra che sembrava aver riacquistato la sua dignità ma che è durata se non oltre i 15′.

La squadra ospite passa in vantaggio all’8′ con Rrahmani ma neanche il tempo di godere l’ebbrezza e la felicità della vittoria, ecco che arriva prima il pareggio con Biraghi e poi con Nzola.

Ed è qui che il Napoli sprofonda di nuovo nel buio più totale. Quello cosmico. Quello dove non puoi far altro che affondare e sarà difficile risalire.

Quest’anno però la squadra del Napoli non verrà ricordata solo come i peggiori Campioni d’Italia ma soprattutto per come ha saputo far segnare chi non segnava da tempo o chi non aveva mai fatto un gol.

E anche questa sera è capitata la stessa cosa. Nzola che non segnava dal 2023 e Biraghi che addirittura non segnava dalla prima giornata di campionato.

Insomma, non soltanto ormai il punto debole della catena, dove tutti si sentono in diritto di poter giocare col sangue agli occhi, ma soprattutto un Napoli miracoloso nei confronti dei giocatori.

Nella ripresa a siglare il pareggio è il georgiano Kvara con una magnifica punizione e menomale esiste Kvicha, che con le sue giocare ci dà la possibilità di vedere qualche video dei gol di quest’anno ed è l’unico che dovrà restare qui a Napoli ed è proprio il futuro che dovrà basarsi su di lui.

Un giocatore che nonostante non gli sia stato concesso un fallo, è stato vittima per tutta la partita di calci, decide di prendersi la rivalsa e segnare.

Un ritmo ridotto che può farci dire che finalmente abbiamo visto un Napoli mediocre a differenza delle altre partite.

Ed è proprio con questo pareggio che ci fa venire l’amaro in bocca e ci fa pensare che potevamo davvero sfruttare le partite più “facili” per poter permettere qualcosa in più.

Pessimo l’arbitro. Totalmente scollegato con il campo. Ammonizione zero, tranne quando doveva ammonire i giocatori del Napoli.

Un Napoli combattente che combatterà fino all’ultima giornata di campionato per poter sognare l’ultima spiaggia della Conference.

Sperando non soltanto in questo unico obiettivo, ma che una volta archiviato il tutto, si possa iniziare a pensare al prossimo campionato.

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