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Primi, sconfitti e contenti

NAPOLI (Di Anna Calì) – Una sconfitta che non fa male, nonostante il gol di Salah all’85 e il raddoppio su un altro calcio d’angolo al 92′ di Nune. Il Napoli di Luciano Spalletti, consolida il primato nel Gruppo A di Champions League per la qualificazione agli ottavi e, ora si aspettano i sorteggi di lunedì.  I Reds di Jurgen Klopp hanno provato in tutti i modi a fare un’ottima partita per  portare a casa il  risultato e rivendicare la pesante sconfitta avvenuta per 4-1 al Maradona. Una maledizione che ritorna a farsi sentire, ricordiamo che nei tre scontri precedenti, i Partenopei non hanno mai vinto ad Anfield. Un pareggio per 1-1 nel novembre 2019 in Champions League e due sconfitte (3-1 in Europa League nel novembre 2010 e 1-0 in Champions League nel dicembre 2018). La partita inizia sotto una pioggia incessante e con i primi cinque minuti di controllo per entrambe le squadre. I Reds molto aggressivi.

Il primo tiro del Napoli verso lo specchio del Liverpool è di Ndombele, da dentro l’area dopo una discesa di di Kvaratskhelia che arriva al 30′. Un primo tempo equilibrato che vede un Napoli non brillante in fase di costruzione ma molto solido in difesa, l’unica cosa che è mancata sono stati i gol da entrambe le parti. Al 52′ Ostigard infiamma Anfield, ma, la gioia dura 4 minuti visto che il gol viene annullato dalla VAR a causa di un fuorigioco. Dopo questa decisione i ritmi si alzano ed entrambe le squadre tentano il tutto per tutto.
Questa sconfitta fa perdere l’imbattibilità stagionale che il Napoli custodiva gelosamente, ma, ora testa al campionato fino alla sosta!

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