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Spalletti: “Sono qui perché a Napoli miracoli e calcio sono la stessa cosa!” (VIDEO)

NAPOLI – “Mi fa piacere ritrovarvi, qualcuno già lo conosco, qualcuno lo conoscerò. Chi è quello più cattivo tra voi?. Iniziamo magari con le curiosità sul ritiro. Stiamo qui per 2-3 giorni per i test, le visite, tamponi Covid. I 7 degli Europei saranno in vacanza e verranno nella seconda parte a Castel di Sangro, per gli altri si calcola la regola dei 21 giorni e saranno a Dimaro. Mertens? L’ho sentito il giorno prima e dopo l’intervento e mi ha detto che voleva passare a salutare tutti, ma qualche giorno in più l’avrà perché avrà controlli post-operatori”.

“Il Napoli è forte, sono curioso di entrarci prima possibile per capire quanto ne è consapevole, essere forte se non sai di esserlo a volte non completa il comportamento, di questo mi renderò conto strada facendo. Da quando me l’hanno detto, che sarei stato il tecnico del Napoli, non gli ho levato gli occhi di dosso mai, per cui mi piace, mi assomiglia e però bisogna andarci dentro”.

“Il Napoli è una squadra forte e sono curioso di entrarci dentro il prima possibile per vedere fino in fondo quanto ne sia consapevole. Essere forte, se non sai di esserlo, a volte non completa l’atteggiamento. Da quando mi hanno detto che sarei stato l’allenatore del Napoli, non gli ho tolto gli occhi di dosso a questa squadra. E’ una squadra che mi assomiglia, ma poi bisogna darci dentro”.

“Sono emozionato ad essere qui, stare in uno spogliatoio mi fa battere sempre il cuore forte. Sono stato contento di venire a Napoli dal primo momento che mi è stato proposto perchè completa il mio tour dell’anima”.

“Ho allenato a Roma nella Città Eterna, a Salisburgo città dello Zar, a Milano, città di industria e della Madonnina. Adesso sono orgoglioso di essere a Napoli, anche perché sarò sul campo dove ha giocato Diego Armando Maradona. Questa è la città di San Gennaro dove il calcio e i miracoli sono una sola cosa”.

“Quello che dai ai tifosi del Napoli, poi loro te lo danno con l’interesse. Mi piace lo slogan “sarò con te”, mi piace particolarmente perché è un grido di appartenenza che non dovrebbe mai mancare”.

“La città di Napoli ti tende una mano che noi dobbiamo stringere forte per provare ad arrivare lontano, ma anche di saper meritare di vivere questa maglia e questa gente. Dobbiamo restituire questo amore e questo affetto con la disponibilità in campo”.

Su Insigne: “Secondo me sarebbe meglio parlare prima con lui che con i giornalisti. Io con Lorenzo ho parlato per telefono, gli ho fatto i complimenti dopo un gol in Nazionale e gli ho detto che mi piacerebbe fare questo percorso con lui al mio fianco. Poi, naturalmente, ci sono altre questioni nel calcio e quelle le andremo ad analizzare quando tornerà. Ha disputato sinora un Europeo spettacolare, ha mostrato il suo marchio di fabbrica e di che stoffa è fatto. Aggiungo anche i complimenti a Di Lorenzo perché è un difensore completo che si adatta a fare tutto con qualità”.

Cosa si aspetta personalmente da questa avventura?

“Per me non chiedo niente, chiedo tutto per il Napoli. Sono qui per tentare di allenare bene questa rosa, voglio essere una persona forte per questa squadra. Io e la mia squadra vorremmo essere ricordati nella storia sportiva di questa città per sempre”.

L’obiettivo è quello di tornare in Champions League. Sente questa responsabilità?

“La prima qualità deve essere quella di avere calciatori forti per entrare nelle prime quattro, perché ci sono grandi squadre. E’ chiaro che entrare in Champions sarà la mia ambizione e la mia ossessione. Questa è attualmente una squadra forte, ma probabilmente il prossimo Napoli sarà differente da quelli precedenti. Noi siamo qui per cercare di costruirne un altro altrettanto forte”

“Vorrei una squadra sfacciata, di scugnizzi pronti a tutto. Qui si fanno le cose sul serio, non si snobba niente, dalla prima amichevole, alla Coppa Italia, campionato ed Europa League. Quando si indossa la maglia del Napoli si fa sul serio sempre”.

Argomento mercato: “Bisogna essere pronti a monitorare tutto quello che si muove. Il Napoli ha uno staff all’altezza, conosco bene Giuntoli, e ho parlato a lungo col Presidente De Laurentiis. Innanzitutto noi dobbiamo considerare la rosa che abbiamo, perchè questa rosa ha tutte le capacità per far bene. Poi bisogna mettere gli uomini giusti nelle caselle vuote eventualmente. E’ un lavoro che va svolto giorno per giorno”.

Che tipo di calcio giocherà il Napoli di Spalletti?

“Noi dobbiamo essere bravi a fare un po’ tutto. Se c’è da essere offensivi, è la nostra idea principale. Ma è chiaro che ci sono anche gli avversari e bisogna sapersi adattare. Il mio riferimento è un po’ alla attuale Nazionale. Bisogna sapersi esprimere a livello di squadra. Questo è l’aspetto principale, l’unione e la distanza tra i reparti, tutti a disposizione dei compagni”

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