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Napoli

Su, su, sempre più su!

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NAPOLI (Di Anna Calì/ fonte foto SSC Napoli) – Quel ramo del lago di Como… tanto decantato da Alessandro Manzoni ne: I prossimi sposi, diventa dipinto di azzurro grazie alla squadra meravigliosa messa in campo da Antonio Conte sì, ma anche da Manna e dal Presidente De Laurentiis.

E se ne va, se ne va, sempre più su in testa alla classifica. Il sorriso e lo sguardo soddisfatto di Antonio Conte. Un intero Maradona ad esultare e a cantare: tutti uniti, in un’unica passione.

Perché sì, il Napoli non poteva fermarsi con Spalletti, non poteva essere finito tutto così, in una soffiata di vento.

Questa gente meritava finalmente, il ritorno del Napoli con a comando il suo Conte.

E non poteva essere diversamente.

È la lava calda del Vesuvio, la città del sole, del mare, del profumo del caffè, delle sfogliatelle. È il calore di un intero popolo napoletano che dopo un anno torna ad entusiasmarsi e torna finalmente a credere in qualcosa. E queste cose qui, questo connubio, questa unione di questi elementi non potevano non vincere su una squadra del nord: fredda e piovosa.

Ad aprire le danze, dopo nemmeno 1 minuto dall’inizio è stato il gol dello scozzese Mc Tominay su un’azione straordinaria e perfetta eseguita da Big Lukaku.

Un Napoli che nonostante sia partito a razzo e abbia dato anche stserra un’impronta importante, ha concesso troppo a metà campo e questo ha permesso, il Como di fare una grandissima prestazione e dimostrare che effettivamente non era una partita facile, come in molti davano sulla carta.

Il Como è una grande squadra, che ha messo in difficoltà molte squadre della serie A, tra queste, anche il Napoli.

Ed è proprio a causa di un calo fisico e mentale dei giocatori del Napoli, che Strefezza trova la rete del pareggio dopo che Nico Paz ha sfiorato il palo esterno.

Nella ripresa, però, Lukaku su rigore fa riaccendere nuovamente l’entusiasmo: un rigore non tirato perfettamente ma che ha dato i suoi frutti.

Ed è nella ripresa che si è visto finalmente un grande Napoli

Possesso palla, sicurezza a centro campo, passaggi veloci, verticalizzazioni. Ma soprattutto Lobotka sembra aver riacquistato la sua forma perfetta e idilliaca.

Ed è con l’ingresso in campo di Neres che arriva il terzo gol. Un ragazzo che nonostante possa dare l’impressione di una persona soft, quando entra in campo si accende e fa delle giocate mostruose.

Unica, grande e nota negativa l’arbitro e tutta la terna arbitrale.

Perché se Kvara va in porta e vieni buttato giù e l’arbitro è a mezzo centimetro e non fischia il rigore allora qualcosa non va.

Ma qualcosa non va, neppure quando la sala Var decide di intervenire, nonostante il rigore netto.

Var spento? Forse la forte pioggia ha interrotto il collegamento? Cos’è che effettivamente non funziona contro il Napoli? I misteri della fede che nessuno mai saprà spiegarci.

E se, la Lega serie A decidesse di prendere seri provvedimenti e di metterli in “punizione” ad ogni errore, forse, saprebbero effettivamente fare il proprio mestiere.

Ah, già. La lega.

Ed è proprio in queste occasioni che si vede la vera natura della squadra.

Una squadra nervosa, compatta, che protesta e pretende di dare ciò che gli spetta. In primis, Conte che in maniera sarcastica chiede al quarto uomo: “Ma il Var è accesso?”

Nonostante questo gli abbia constatato l’ammonizione, devono capire che…. qua nisciun è fesso.

Il Napoli c’è. Presente.

Si va in sosta con un sospiro di sollievo e al ritorno ne vedremo delle belle.

Perché in fondo, siamo tutti con te!

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