NAPOLI (Di Anna Calì – fonte foto ssc Napoli) – Finisce a rete bianchi il match all’Olimpico tra Lazio- Napoli. Perché dopo la sconfitta, immeritata della Supercoppa, ci si aspettava un Napoli differente, nonostante le numerose assenze e con un attacco pari a zero. La prima parte dell’incontro si apre con un’ottima compattezza e gestione palla a livello difensivo, ma a livello offensivo assolutamente non pervenuti, soltanto Matteo Politano pronto a lottare su ogni palla. Pochissime le occasioni, soltanto Isaksen ci prova, ma tirando in alto. Ogni partita è peggiore di quella precedente e, la cosa ancora più grave che dovrebbe destare preoccupazione è il modo in cui non si è tirato in porta. Per buon 82′ il Napoli non ha mai tirato in porta, se non con Zielinski su punizione che prende palo. Dopo l’intervallo ci si aspettava di essere più pericolosi, si poteva e si doveva rischiare qualche giocata in più, ma realmente è come se fossero rimasti lì, chiusi negli spogliatoi. Soltanto due chance: Cataldi e Gaetano.
Entrambe le squadre aspettavano le mosse dell’avversario e gli stessi allenatori, soprattutto Mazzarri ha aspettato prima i cambi di Sarri per poi decidere le sue mosse.
Un pareggio che non toglie sete, al momento serve soltanto a far restare il Napoli a galleggiare, senza ancor annegare.
È forse questo l’obiettivo che si era riproposto Mazzarri, consapevole delle assenze in campo?! Perché sicuramente con Kvara, Simeone e gli stessi Zaccagni e Immobile, avremmo visto una partita più movimentata e con più azioni e passaggi, senza dover fare il passaggio all’indietro per Gollini.
Perché lo sport è così, è strano. Se alle 14 abbiamo tutti esultato per la vittoria di Sinner, ci si aspettava che avremmo fatto lo stesso con la vittoria del Napoli su campo così ostico e ostile.
Sperando che questo pareggio possa essere letto diversamente tra le righe, che quanto prima i nuovi acquisti verranno messi subito alla prova e soprattutto che il Napoli abbia posto speranza nel quarto posto!
