Site icon Napoli Village – Quotidiano di Informazioni Online

Covid-19, da oggi riprende la circolazione tra le regioni. Controlli in Campania alle stazioni e all’aeroporto (VIDEO)

NAPOLI – Dopo i 3 contagiati di 2 giorni fa, risale a 12 positivi il numero dei cittadini campani che hanno contratto il coronavirus.

Due dei 12 contagi sono stati registrati ad Afragola in provincia di Napoli.

A darne notizia il sindaco Grillo su Facebook. Si tratta di padre e figlia che lavorano insieme nella stessa azienda, dove è presumibile siano venuti in contatto col virus.

Entrambi stanno bene, sono asintomatici e sono stati messi in quarantena.

Ieri operazione della polizia locale di Pozzuoli che ha chiuso a Licola per 5 giorni un noto stabilimento balneare luogo di aggregazione della movida.

A rendedere necessario il provvedimento un finto aperitivo al tramonto che nei fatti era una festa da ballo con tanto di dj e musica. Al loro arrivo gli inquirenti hanno trovato centinaia di ragazzi molti senza mascherina.

Da stamane riapre la circolazione tra regioni.

Tutti i viaggiatori in arrivo alle stazioni ferroviarie della Campania con treni che effettuano collegamenti interregionali, o all’aeroporto, dovranno sottoporsi alla rilevazione della temperatura corporea e, in caso di temperatura pari o superiore a 37,5 gradi, a test rapido Covid-19 ed eventuale tampone.

E’ una delle prescrizioni contenute nell’ordinanza 54 firmata dal presidente della Giunta regionale, Vincenzo De Luca, e valida fino al 15 giugno.

Tutte le persone provenienti dalle altre regioni o dall’estero hanno l’obbligo, in caso di comparsa di sintomi, di avvertire immediatamente la ASL competente e il proprio medico.

Per i servizi di trasporto pubblico locale di linea terrestri (su ferro e su gomma) e per quelli non di linea è confermata la riattivazione nella misura del 100 per cento dei servizi programmati in ordinario; riattivazione completa anche per i servizi marittimi.

IN ITALIA

La riapertura dei confini regionali non significa però che il virus è sconfitto, come confermano ancora una volta i numeri: a fronte di un incremento giornaliero di ‘sole’ 55 vittime (il dato più basso dal 2 marzo), sei regioni più la provincia di Bolzano senza morti, meno di 40mila attualmente positivi e 160mila guariti, i contagi tornano a salire.

E’ vero che il bollettino di ieri scontava i pochi tamponi eseguiti di domenica, ma è altrettanto evidente che l’incremento c’è stato visto che da 178 casi sì è arrivati a 318. Con il nord ovest e la Lombardia che fanno una corsa diversa rispetto al resto d’Italia: 8 regioni (Puglia, Trentino Alto Adige, Umbria, Sardegna, Valle d’Aosta, Calabria, Molise e Basilicata) non hanno nuovi contagiati, altre sette ne hanno meno di dieci mentre Lombardia, Piemonte e Liguria insieme ne hanno 259 su 318, l’81,4% del totale. La Lombardia, da sola, ne ha il 58,8%.

“Da un lato c’è la felicità nel vedere che le nostre città si stanno ripopolando ma dall’altro c’è il senso di responsabilità che noi rappresentanti delle istituzioni dobbiamo avere e chiedere”, dice Boccia chiedendo dunque agli italiani di essere ancora attenti, anche perché i costi pagati finora al virus “sono stati altissimi” e non ci si possono permettere errori.

Oggi dunque inizia la Fase 3, che sarà ben diversa da quanto l’Italia intera è stata costretta a chiudersi in casa ma che non sarà ancora la normalità che tutti conoscevamo prima del 20 febbraio. Una fase più complessa in cui saranno fondamentali, forse più di prima, i comportamenti e il senso di responsabilità degli italiani.

Ci saranno poi una serie di novità che riguardano le stazioni ferroviarie.

Con un decreto firmato dal ministro dei Trasporti Paola De Micheli, da domani diventa obbligatoria la misurazione della febbre per chi viaggia con l’Alta Velocità o con gli intercity: ci saranno degli ingressi dedicati nelle stazioni e, in caso si abbia più di 37,5°C, non sarà consentito l’accesso a bordo del treno.

Fondamentale in questa nuova fase sarà anche la capacità dei sistemi sanitari regionali di individuare nel più breve tempo possibile nuovi casi e isolare eventuali nuovi focolai. Ogni Regione potrà agire autonomamente, sempre nel rispetto delle misure decise a livello nazionale, e decidere attraverso quale strumento aumentare o migliorare i controlli. “E’ giusto – sottolinea ancora Boccia – che ogni presidente di regione rafforzi i propri sistemi di controllo e di prevenzione sanitaria”.

C’è chi si è attrezzato con il contact tracing, come il Lazio, chi con una App regionale, come la Sicilia, chi con un questionario e una piattaforma per la registrazione di chi arriva, come la Sardegna. La settimana prossima, inoltre, sarà in funzione ‘Immuni’, la app per il contact tracing scelta dal governo: dall’8 nelle quattro regioni in cui partirà la sperimentazione (Liguria, Marche, Abruzzo e Puglia), dopo pochi giorni nel resto d’Italia.

“Ho studiato bene come funziona Immuni – dice l’epidemiologo Pierluigi Lopalco, capo della task force pugliese – e vi consiglio di non scaricarla se non siete interessati a sapere di essere entrati in contatto con un soggetto positivo al Coronavirus, potenzialmente contagioso, e non avete a cuore la vostra salute e quella di chi è vicino. In tutti gli altri casi, usatela”.

Registrazione obbligatoria, e non volontaria, per chi arriva in Sardegna con un questionario che traccia anche gli eventuali spostamenti interni.

Il questionario va compilato on line sul sito della Regione prima della partenza, o attraverso la app “Sardegna Sicura” per il tracciamento dei contatti su base volontaria. E’ quanto prevede l’ordinanza, firmata ieri a tarda notte, dal governatore Christian Solinas. Una copia della ricevuta della registrazione dovrà essere allegata alla carta d’imbarco e al documento d’identità.

“Quella di oggi è una data molto significativa, da oggi infatti gli italiani potranno muoversi liberamente in tutto il Paese, tra tutte le regioni. Questo è anche un messaggio importante, di rassicurazione, che diamo come Italia al mondo intero. Un Paese che riparte e si appresta a tornare alla normalità.

L’apertura totale del Paese ci permette di mostrare agli Stati esteri un’Italia unita e compatta, all’interno della quale è possibile muoversi liberamente”. Lo scrive su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.(ANSA)

Exit mobile version