NAPOLI – Sono scappati come i migranti dall’Africa, portandosi dietro poche cose, al massimo uno zaino.
Sono migliaia le persone che ieri sera, quando si è diffusa la bozza del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri (DPCM) di chiusura di diverse regioni del Nord, hanno preso d’assalto la stazione ferroviaria per salire sull’ultimo treno quello delle 23,20 l’Inter City 797 diretto al Sud.
Il convoglio che doveva giungere a Napoli alle 9,38 porta ritardo. In molte città come nel capoluogo campano sono state allestite aree di crisi per controllare i passeggeri.
A quanto si apprende, il treno prima di entrare a Napoli Centrale dovrebbe essere fermato poco fuori Napoli per i controlli per poi entrare in stazione.
Da monitorare anche le auto che ieri si sono messe in viaggio dalla Lombardia. In quel caso si fa appello al senso civico di tutti quelli che per qualsiasi motivo avvertano sintomi di recarsi subito al pronto soccorso.
La bozza fatta filtrare da chi per ora rimane un mistero.
Conte a tarda notte ha provato a spiegare cosa è accaduto. Queste le sue parole in conferenza stampa: “E’ necessario chiarire quel che è successo, una cosa inaccettabile: un dpcm, che stavamo formando a livello di governo per regolamentare le nuove misure che entrano in vigore subito, lo abbiamo letto su tutti i giornali.
Ne va della correttezza dell’operato del governo e della sicurezza degli italiani. Questa pubblicazione ha creato incertezza, insicurezza, confusione e non lo possiamo accettare”. Conte ha spiegato di aver raccolto fino alle 19 le indicazioni e i pareri dei ministri competenti e presidenti di regioni, “ma l’iter non era completato”.
“Sarà consentito il rientro al proprio domicilio ma non possiamo più permetterci forme di aggregazione nelle aree previste dal decreto. D’ora in poi chi avrà febbre da più di 37,5 gradi e infezioni respiratorie è fortemente raccomandato di restare presso il proprio domicilio, a prescindere che sia positivo o no.
Si contatti il medico curante. Adesso il decreto del presidente del Consiglio è stato elaborato nella sua versione definitiva: sono pervenute le osservazioni delle regioni e tra qualche ora sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale e sarà vigente”.“
La Regione Campania, intanto, ha già previsto in una ordinanza che chi si muovesse da e per le zone rosse, occorre che segnali all’Asl gli spostamenti.
Obbligo di isolamento domiciliare per le persone rientrate in Campania dalla zona rossa definita nel decreto del Presidente del Consiglio. Lo prevede un’ordinanza firmata dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Dovranno “mantenere lo stato di isolamento fiduciario per 14 giorni dall’arrivo con divieto di contatti sociali”. Ed osservare “il divieto di spostamenti e viaggi”, rimanendo raggiungibili “per ogni eventuale attività di sorveglianza”.
“Abbiamo letto stanotte il nuovo decreto del presidente del consiglio dei ministri riguardo l’emergenza coronavirus, che applicheremo scrupolosamente per quanto di nostra competenza, condividendone anche spirito e finalità. Purtroppo, l’improvvida uscita nella giornata di ieri di bozze non ufficiali del decreto, annunci prima che il decreto fosse efficace, non aver previsto immediate misure di polizia per rendere effettive le rigide prescrizioni, ha prodotto un’oggettiva spinta all’esodo, dalle zone rosse, verso sud con macchine, treni, autobus e aerei. Se l’obiettivo era, giustamente, quello di ridurre drasticamente i rischi di contagio, gli effetti purtroppo sono stati ben altri. Nelle zone rosse si doveva – e si deve – subito prevedere che le persone si muovano solo nei limiti stabiliti dal decreto: comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità, ovvero spostamenti per motivi di salute. Il controllo rigido va fatto a monte. Spetta allo Stato, attraverso i Prefetti, far rispettare i divieti, sanzionati penalmente. Stamattina ho sentito Prefetto e Questore chiedendo, comunque, che anche in città siano predisposte tutte le attività tese ad impedire l’elusione del decreto a tutela della salute della nostra comunità. Sono sospese, anche, le attività di pub, scuole da ballo, sale giochi, scommesse e bingo, discoteche e locali assimilati. Bar e ristoranti possono svolgere attività a determinate condizioni di sicurezza, come indicate nel decreto, ma non sono consentiti assembramenti nelle adiacenze dei locali (cd. movida). Alle forze di polizia spetta applicare il decreto ed attuare chiusure dei locali in caso di violazioni. Voglio esprimere, con il cuore, la solidarietà, da italiano e da uomo del sud, a tutti gli abitanti che si trovano nella zona rossa. Insieme supereremo questa guerra. Ci vuole oggi senso di responsabilità da parte di ognuno, a garanzia della propria salute e di quella degli altri. Come amministrazione comunale e metropolitana siamo stati tra i primi a prevedere il lavoro da casa che implementeremo nei prossimi giorni, laddove previsto e possibile. Alcuni lavori, ovviamente, non si possono fare in casa e, quindi, bando ai furbetti. Ringrazio, invece, tutte le lavoratrici ed i lavoratori che continueranno a svolgere, con competenza, professionalità, coraggio, passione e umanità il lavoro di ogni giorno. I servizi necessari per la vita della comunità non possono fermarsi. Siete indispensabili per consentire la prosecuzione della vita ordinaria, pur in condizioni di emergenza. È una guerra che sono sicuro vinceremo anche grazie allo spirito di compattezza e solidarietà che questa città sa mettere in campo nei momenti difficili. Un ringraziamento profondo ai medici, infermieri, farmacisti, personale sanitario tutto, che stanno svolgendo un lavoro senza precedenti, con grandissima professionalità, competenza, abnegazione e umanità. Visto che oggi è otto marzo, un pensiero in particolare alle donne in prima linea in lotta contro il virus. Con senso di responsabilità atteniamoci alle prescrizioni riducendo i rischi del contagio. Così si vince la guerra al virus, senza panico, con la forza, il coraggio e la fratellanza.”
Lo scrive su Facebook il Sindaco di Napoli Luigi de Magistris
A Salerno mobilitazione per l’arrivo dei pulman che arrivano dal Nord.
A piazza della Concordia a Salerno, poliziotti muniti di mascherina antivirus, vigili urbani e personale sanitario del 118 accolgono i passeggeri. Con le forze dell’ordine anche tre ambulanze e diversi operatori sono in tuta anti-contagio.
Sono partiti stamattina i controlli sanitari per i cittadini che si imbarcano da Pozzuoli sulle navi dirette verso le isole di Ischia e Procida, in linea con quanto previsto dall’Ordinanza del Presidente della Regione Campania.
Sul molo, prima dell’imbarco, ai passeggeri viene misurata la temperatura e vengono chieste le informazioni su condizioni di salute e l’esibizione di un documento.
I passeggeri possono poi imbarcarsi solo dopo un visto degli operatori sanitari che attesta l’effettuazione del controllo.
In caso di eventuali sospetti – febbre oltre 37.5 e condizioni di possibile contatto con pazienti risultati positivi – i sanitari invitano il cittadino a controlli più approfonditi con un medico dell’Azienda Sanitaria.
La gestione delle attività è coordinata dall’Asl Napoli 2 Nord, dalla Protezione Civile, dalla Capitaneria di Porto, col supporto della Polizia Municipale del Comune di Pozzuoli.
Nella giornata di venerdì – facendo seguito a quanto stabilito dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri inerente la riduzione dell’accesso del pubblico agli uffici della Pubblica Amministrazione – gli uffici amministrativi dell’ASL Napoli 2 Nord hanno diramato una direttiva inerente ESCLUSIVAMENTE le attività amministrative degli uffici aventi sede nell’edificio di via Padre Vergara 228 dal primo piano al terzo piano, ad ESCLUSIONE degli uffici del Distretto Sanitario 41 e degli ambulatori posti al piano terra ed al piano interrato.
Pertanto, l’attività di assistenza sanitaria del Distretto Sanitario 41 a Frattamaggiore non subirà alcuna variazione nell’assistenza al pubblico.
Da domani e fino al 15 marzo nelle scuole ed università è sospesa ogni attività didattica per l’emergenza Coronavirus. Sono altresì sospese tutte le manifestazioni ed eventi che comportino assembramenti di molte persone.
Prendo atto che i provvedimenti messi in campo poco fa dal Governo corrispondono a quelli che avevamo già individuato domenica per la tutela della salute pubblica, in un momento di vuoto normativo: come sapete le scuole sono state riaperte a seguito della sospensione delle ordinanze sindacali disposta dal DPCM approvato lunedì dal Governo.
Da uomo delle Istituzioni mi sono attenuto e mi attengo alle norme e alle indicazioni che arrivavano dagli organi sovraordinati e accolgo positivamente la nuova decisione del Governo, in linea con la volontà di molti sindaci.
Ora dobbiamo solo continuare a lavorare per contenere il contagio, così come stiamo facendo ininterrottamente da dieci giorni. L’unica mia priorità in queste ore è dare una informazione corretta alla cittadinanza sull’emergenza e porre in campo quanto necessario per garantire la salute pubblica. Questa è la strada tracciata, questa strada continueremo a percorrere nel superiore interesse dei cittadini di San Giorgio a Cremano.