NAPOLI – 27 morti sul lavoro in Campania da inizio 2021, senza contare poi tutti i lavoratori deceduti di Covid. Da settore dell’agricoltura all’edilizia, dai servizi pubblici e privati ai trasporti si è registrata una vera e propria macelleria sociale se si pensa che nello stesso periodo dello scorso anno, le vittime furono 13.
Si allarga anche la fascia d’età, arrivando addirittura sopra gli 80 anni, come nel caso dell’incidente occorso ad un agricoltore di 83 anni di Solofra, in provincia di Avellino, morto schiacciato sotto il trattore.
Si muore soprattutto nella fascia d’età tra i 51 e i 60 anni (9 vittime) e nella fascia 61/70 (8 vittime).
I sindacati questa mattina in Piazza Plebiscito hanno voluto lanciare l’ennesimo allarme sociale che colpisce da nord a sud il paese e che vede la Campania tra le regioni maggiormente colpite dalle morti bianche.
In tanti con maschere bianche sporcate di rosso hanno reso omaggio alle vittime rappresentate dai caschi gialli posizionati sul selciato e su uno stuolo di rose rosse.
La manifestazione è solo l’inizio di una serie di iniziative che CGIL CISL e UIL organizzeranno per far si che questa lunga sica di sangue.