SAN GIORGIO A CREMANO – I Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea, nei confronti di 34 persone ritenute legate al clan Luongo – D’Amico, articolazione del clan Mazzarella.
I sodali sono ritenuti responsabili a vario titolo di associazione di tipo mafioso, usura, estorsione, lesioni personali,detenzione e porto in luogo pubblico di materiale esplodente, danneggiamento aggravato, minaccia ed atti persecutori, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione illecita e cessione di sostanza stupefacente.
L’indagine ha consentito di far luce sull’esistenza del nuovo gruppo criminale Luongo – D’Amico che, dal quartiere San Giovanni a Teduccio di Napoli, aveva esteso il proprio dominio anche nel territorio di San Giorgio a Cremano e di Portici, approfittando della detenzione dei maggiori esponenti del clan Vollaro.
n relazione al maxi blitz compiuto dai Carabinieri del Comando Gruppo di Torre Annunziata, diretti dal Ten. Col. Francesco Novi, che ha portato a 34 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone ritenute legate al clan Luongo – D’Amico, considerato articolazione del clan Mazzarella, così il sindaco Giorgio Zinno:
“Questi criminali stavano cercando di alzare il tiro nel Vesuviano, anche sul nostro territorio, ma lo Stato é presente e questo blitz rappresenta un’operazione fondamentale nella demolizione delle cosche emergenti. Non si può dire con certezza, ma probabilmente anche gli ultimi eventi criminali avvenuti sul territorio, potrebbero provenire da quelle mani.
Per tale motivo non posso che ringraziare i militari della Caserma dei Carabinieri di San Giorgio a Cremano e il già comandante della stazione, Sottoten. Gerardo Avolio che hanno portato avanti dal 2016 l’indagine che sembra partita anche da coraggiosi concittadini che hanno denunciato tentati soprusi.
Appena qualche giorno fa, salutando il comandante Avolio, avevamo commentato la necessità di interventi mirati contro coloro che costituiscono un pericolo per la società.
Grazie al duro lavoro dei Carabinieri e della magistratura ora San Giorgio è più sicura”.