NAPOLI – “Abbiamo riaperto i battenti e ripartiamo più forti di prima. Per chi avesse pensato di indebolire i nostri entusiasmi ho una brutta notizia: avete sbagliato di grosso.
La gente perbene è con noi, la Napoli vincente è con noi, la Napoli che combatte gli stereotipi è con noi.
La cultura della prepotenza, della violenza e i soprusi non possono continuare a rodere il tessuto sociale della città. Le energie pulite di Napoli siano compatte contro la criminalità del vicolo.
Non ci arrendiamo alla violenza”.
Lo ha dichiarato Gino Sorbillo nel giorno della riapertura del suo locale in via dei Tribunali, colpito da un attentato dinamitardo.
“Occorre un nuovo movimento anticamorra e antiracket come accadde tra gli anni ’80 e ’90 – hanno aggiunto Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi e il conduttore radiofonico Gianni Simioli – un movimento che dia voce a tutti quei cittadini vittime della violenza criminale che casomai non hanno la stessa visibilità o forza di Sorbillo ma che vanno aiutati dalle istituzioni e dalle forze dell’ordine.
Intorno a Gino si è stretta l’Italia intera ma tutti devono sentirsi tutelati e aiutati.
E’ stata unanime e inequivocabile la vicinanza espressa in questi giorni. Questo in risposta a chi ha fatto la conta dei presenti alla marcia di sabato mattina”.
Tantissime persone in via dei Tribunali per la riapertura della pizzeria Sorbillo a pochi giorni dall’attentato. Presente anche Mario Granieri, gestore della pizzeria “Terra Mia” di Forcella, vittima di una serie di intimidazioni da parte dei gruppi malavitosi della zona. Gino Sorbillo ha ricevuto la visita anche dei vertici regionali dell’Arma dei carabinieri.
“Questa mattina ho avuto l’onore di ricevere la visita dei vertici regionali dell’Arma – spiega Gino Sorbillo -.
La presenza del Generale C.A. Vittorio Tomasone , comandante interregionale “Garden”, del Generale D. Maurizio Stefanizzi, comandante della legione Campania e di Ubaldo Del Monaco, comandate provinciale dei Carabinieri, è stato un segnale della presenza delle forze dell’ordine a fianco delle persone oneste”.
“La loro visita è stata un grande piacere – prosegue Sorbillo -. Hanno avuto modo di salutare lo staff, facendo sentire loro la vicinanza dello Stato. Siamo stati molto contenti della loro presenza. Allo stesso modo abbiamo ricevuto tanto affetto dai napoletani che sono passati a salutarci.
Questa è una città che reagisce e non si piange addosso, le istituzioni e le forze dell’ordine garantiranno la loro presenza. Occorre impegnarsi al massimo per sconfiggere la malavita e denunciare ogni fenomeno avverso alla legge”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli: “Per sconfiggere la camorra bisogna denunciare. Gino Sorbillo ha dimostrato ancora una volta di essere uno dei simboli nella lotta alla criminalità. Riaprire a pochi giorni dall’attentato è un segnale di forza e determinazione.
La visita dei vertici dell’Arma è una testimonianza fondamentale della presenza dello Stato sul territorio. Lo spirito antiracket si sta risvegliando – conclude Borrelli -, la tutela deve essere riconosciuta a tutti i commercianti colpiti dalla malavita”.
Riapertura Pizzeria Sorbillo è festa di legalità e dimostrazione che lo Stato è presente e a sostegno e a salvaguardia del nostro territorio e a tutela del nostro eccezionale appeal turistico che va difeso e valorizzato ulteriormente da tutti noi – è quanto dichiara il presidente dell’Abbac Agostino Ingenito – Napoli non è Kabul e seppur l’esplosione della bomba ha destato preoccupazione e sconcerto in tutti noi, siamo sicuri che Gino Sorbillo dimostri con la sua iniziativa oggi quanto è importante ritornare subito alla normalità come segnale di partecipazione collettiva di speranza e determinazione a contrastare fenomeni ed azioni che rischiano di danneggiare il faticoso lavoro svolto in questi ultimi anni verso l’eccezionale valorizzazione culturale e turistica della città.
Nell’evocare ulteriori e maggiori attività di controllo e presidio sul territorio, condividiamo la necessità che tutti gli enti facciano la loro parte.
Il centro storico di Napoli è oggi una destinazione turistica con flussi quotidiani di viaggiatori, ecco perché è necessario compiere tutti gli sforzi per garantire sempre più sicurezza, decoro e manutenzione.
Sollecitiamo le forze dell’ordine ad una più estesa attività di contrasto alla micro criminalità e chiediamo al Comune di attuare in tempi stretti il progetto Unesco rendendo disponibili quelle risorse destinati ai privati per il rifacimento delle facciate.
Quel progetto Sirena di alcuni anni fa garantì il primo vero avvio di quel rinascimento del centro storico che ora va ulteriormente continuato, garantendo altresì servizi di accoglienza, pubblica illuminazione adeguata e soluzione di annose problematiche urbanistiche e sociali.
Il turismo è infatti un segmento economico rilevante per la città e sta garantendo, al netto delle storture di abusivismo e speculazioni da contrastare, un’occasione per molte famiglie sfibrate da una lunga crisi economica, attutita proprio grazie a questi importanti flussi turistici che stanno interessando la città.
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