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A Tavola da Ieri, Oggi, Domani, aspettando l’autunno tra storia e tradizione

NAPOLI – Nuovo esaltante appuntamento presso la Trattoria e Pizzeria “Ieri, oggi, domani”, di via Nazionale 6 a Napoli, dove, il patron Pasquale Casillo e lo chef Antonio Castellano, hanno dato vita ad un incontro culinario dedicato ad alcune delle specialità partenopee legate alla stagione autunnale. Partendo dagli “sformatini di melanzane” simbolo di un arrivederci per l’estate, si è passati alle pizze in teglia del maestro pizzaiolo Gaetano Quintano, fino a giungere alla mitica “pasta e patate con le scorzette di formaggio” a cui lo chef Castellano ha sapientemente aggiunto il tocco magico e moderno dei funghi porcini. Ancora, un altro momento piacevolmente cruciale dell’incontro voluto dal patron Casillo e curato dal giornalista Giuseppe Giorgio, è stato rappresentato dai famosi e storici “Vermicelli ddoje allattiate e ddoje a Garibbarde”. Due specialità tipiche collegate alle proposte degli antichi venditori (maccaronari) di pasta per le strade napoletane che, per due soldi, offrivano i vermicelli “allattiati” ossia con il solo formaggio o a “Garibbarde” con l’aggiunta del pomodoro, così chiamati per il colore che portava alla memoria la camicia rossa del discusso generale Giuseppe Garibaldi. Infine, abbinati ai premiati vini dell’Azienda Vitivinicola Montespina di Antonio Iovino, la multi decorata falanghina “Grande Farnia” e il super premiato piedirosso “Gruccione”, a fare la loro comparsa in tavola sono state anche le mitiche polpette fritte “donna Elvira” preparate con carne di vitello, uva passa e pinoli affiancate dalle “papaccelle in padella olive e capperi”. Per il gran finale una vera ovazione ha ottenuto il dolce della casa, ossia, una delicata mousse di ricotta su pasta frolla farcita da una crema di castagne. Per i pochi invitati tra cui le attrici Ingrid Sansone e Tiziana De Giacomo e l’attore Giorgio Pinto, a fare da protagonista per l’evento, insieme alla cordialità in sala del rampollo di famiglia Giovanni Casillo e della direttrice Emanuela Coppola, sono stati soprattutto quei sentimenti tipici di una cucina sinonimo di passione, gusto e identità popolari. Le foto sono di Leo Cremano.

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