NAPOLI – L’Associazione Italiana Lattiero Casearia è ospite del Consorzio di tutela della Mozzarella di bufala campana Dop per tenere il primo Consiglio Direttivo fuori sede. Ieri e oggi alle Cavallerizze della Reggia vanvitelliana i lavori dei vertici di Assolatte, incentrati sull’analisi dei mercati, in particolare sull’andamento dell’export.
“Siamo venuti a Caserta anche per approfondire la conoscenza di un territorio molto importante per la tradizione lattiero-casearia italiana, un modello che si sta facendo spazio in tutto il mondo, come testimoniano i più recenti dati sull’esportazione”, dichiara Giuseppe Ambrosi, presidente di Assolatte. “La mozzarella di bufala campana Dop – aggiunge – si conferma un prodotto glocal, con radici sul territorio ma uno sguardo ben proiettato all’estero. Non c’è Paese che non apprezzi questo prodotto e la domanda internazionale cresce a un ritmo davvero sostenuto, nonostante si tratti di un prodotto freschissimo che ha nella logistica un punto ancora delicato, sul quale stiamo lavorando di comune intesa, con un occhio attento all’innovazione”.
Tra Consorzio di Tutela e Assolatte negli ultimi anni si è rafforzata la collaborazione che ha favorito anche partnership industriali volte alla diffusione del prodotto. Il presidente del Consorzio di Tutela, Domenico Raimondo, commenta: “Siamo onorati di accogliere i rappresentanti di Assolatte, con cui condividiamo principi e valori imprenditoriali, rafforzati da questa occasione. Ci siamo confrontati sullo scenario attuale del comparto, che cresce sempre di più anche rispetto ai numeri record del 2016. Basti pensare che nei primi 8 mesi del 2017 registriamo un incremento della produzione del 7,5 per cento su base annua. Numeri che ci rendono orgogliosi e ci spingono ad andare avanti con passione per creare ulteriori occasioni di sviluppo”.
Ieri sera l’accoglienza con una cena firmata dallo chef Peppe Daddio e dal pizzaiolo Franco Pepe. Il presidente Ambrosi ha donato al Consorzio di Tutela un prezioso e raro manoscritto della Regia Scuola di Agraria di Portici del 1888 “Lezioni di caseificio”, che andrà ad arricchire la nuova biblioteca del Consorzio.