Grande partecipazione e intenso dibattito hanno caratterizzato il congresso di Slow Food Napoli, tenutosi nell’aula consiliare della Municipalità 2.
L’incontro ha definito le linee strategiche per il mandato 2025-2029, individuando le priorità
e le azioni chiave per rendere la città più sostenibile, inclusiva e partecipativa.
La relazione politico-programmatica, frutto di un processo condiviso, mira a consolidare le iniziative già avviate e ad ampliare il loro impatto sul territorio.
La relazione politico-programmatica, frutto di un processo condiviso, mira a consolidare le iniziative già avviate e ad ampliare il loro impatto sul territorio.
I lavori del congresso si sono aperti con i saluti del Presidente della Municipalità 2, Roberto Marino, seguiti dagli interventi di Paola Silvi, Presidente di Legambiente Parco Letterario Vesuvio, e Luigi Carbone, Presidente della Commissione Cultura e Turismo del Comune di Napoli. Il cuore dell’evento è stata la relazione consuntiva e programmatica del Presidente uscente, Giovanni Serritelli, che ha illustrato i risultati raggiunti e le sfide future.
Per Slow Food Napoli, il cibo è uno strumento di inclusione e condivisione, capace di promuovere stili di vita che tutelano le risorse locali e riducono lo spreco alimentare, contribuendo così a mitigare l’impatto ambientale.
Per Slow Food Napoli, il cibo è uno strumento di inclusione e condivisione, capace di promuovere stili di vita che tutelano le risorse locali e riducono lo spreco alimentare, contribuendo così a mitigare l’impatto ambientale.
A seguito di un ampio dibattito, si è proceduto alla votazione del nuovo Consiglio Direttivo, che guiderà Slow Food Napoli nel prossimo mandato. I membri eletti sono: Giovanni Serritelli, Emilia Lombardi, Carmine Maturo, Maria Grazia Carrella, Gaetano Ceglie, Ilaria Corsaro, Fusco Pierluigi, Gerardo Rusciano, Giosuè Silvesto e Luigi Vivese.
Il nuovo Consiglio Direttivo, riunitosi subito dopo l’elezione, ha confermato Giovanni Serritelli come Presidente della Condotta di Napoli di Slow Food, affiancato da due vicepresidenti: Emilia Lombardi, attivista di lunga data del movimento, e Carmine Maturo, noto ecologista napoletano. La scelta di due vicepresidenti, una donna e un uomo, garantisce la parità di genere nella governance dell’associazione, rafforzando l’impegno di Slow Food Napoli per l’inclusione e la rappresentanza equa.
Obiettivi principali del nuovo mandato:
Incremento della base associativa: rilancio del tesseramento e attivazione di un piano strutturato per coinvolgere la cittadinanza attiva.
Obiettivi principali del nuovo mandato:
Incremento della base associativa: rilancio del tesseramento e attivazione di un piano strutturato per coinvolgere la cittadinanza attiva.
Sviluppo dei Mercati della Terra: creazione della Comunità dei Mercati di Napoli, potenziamento degli eventi dedicati ai produttori locali e ai consumatori consapevoli, con il supporto delle istituzioni e delle altre Condotte regionali.
Educazione alimentare e sostenibilità: rafforzamento della collaborazione con scuole e associazioni locali per diffondere la cultura del cibo buono, pulito e giusto, attraverso laboratori del gusto e progetti di orticoltura urbana.
Partecipazione attiva nelle reti associative: valorizzazione del paesaggio urbano e promozione del turismo sostenibile, in sinergia con il Coordinamento Scale di Napoli e altre reti associative.
Educazione alimentare e sostenibilità: rafforzamento della collaborazione con scuole e associazioni locali per diffondere la cultura del cibo buono, pulito e giusto, attraverso laboratori del gusto e progetti di orticoltura urbana.
Partecipazione attiva nelle reti associative: valorizzazione del paesaggio urbano e promozione del turismo sostenibile, in sinergia con il Coordinamento Scale di Napoli e altre reti associative.
Slow Food Slow Tour: un format innovativo che unisce enogastronomia, mobilità sostenibile e turismo consapevole, offrendo ai cittadini e ai visitatori l’opportunità di scoprire Napoli attraverso itinerari tematici legati al cibo e all’identità territoriale.
Con un approccio integrato e una visione di lungo periodo, Slow Food Napoli si conferma un punto di riferimento per chi desidera contribuire a un futuro più equo e sostenibile per il cibo e per la città.
Con un approccio integrato e una visione di lungo periodo, Slow Food Napoli si conferma un punto di riferimento per chi desidera contribuire a un futuro più equo e sostenibile per il cibo e per la città.