Quando in una piacevolissima giornata autunnale, dopo una passeggiata lungo il lungomare Caracciolo o tra le vetrine dell’affollata via Chiaia…per pranzo, ma anche per un aperitivo o una cena…prendendo il vicoletto che parte da Piazza di Martiri, c’è un angolo di bontà, fatto di delicata accoglienza e un turbinio di sapori e gusti. Siamo da Classico ad accoglierci il patron Gianpiero Arria, siciliano di origine e napoletano di adozione. Per questo autunno troviamo un po’ di novità, la prima che troverete a menù è “Menu Young”, per i “Millennials” (gli under 30) che vogliono avvicinarsi ad una tavola fatta di ottimi piatti, spensierata convivialità, bevendo un buon vino. Tre portate (antipasto, primo e dessert) con l’aggiunta di entrée e pre-dessert verranno servite al prezzo di 50 euro (servizio incluso). La seconda novità, che vediamo nella splendida e accogliente sala è il percorso degustazione “Mangiando con l’arte”, lo chef Dilip Lakmal Roche, si è ispirato alle opere di due artisti contemporanei: Paolo Ceribelli e Lou Duca. Il tema predominante sono i “Contrasti” e il menù prevede quattro portate principali dall’antipasto al dessert a cui vanno aggiunti entrée e pre-dessert. Partiamo per questo percorso fatto di scoperte, contrasti e geometrie; armonico e gustoso il trio di entrée: Panella siciliana, mato leggermente piccante e polvere di alghe; Crostino di pane cafone, rapa rossa, gamberi e ketchup di rapa rossa; Polpetta di friarielli, crema di pecorino e passion fruit. Accompagnato da un perfetto calice di Lugana Brut DOC Metodo Classico – Famiglia Olivini, mai banale e scontato, al gusto un piacevole gioco tra freschezza e sapidità, perfettamente bilanciate per regalare una beva semplice e immediata. Antipasto è un Carpaccio di manzo, alici alla scapece, coulis di pomodoro e nocciole. Si prosegue con un primo, che si rivelerà essere uno scrigno di bontà sono i Cappellacci ripieno di Taleggio Dop, crema di cavolfiore, carbone di verza e gel di melograno. Nel calice adesso, ritorniamo verso “casa” con un Aegidius Greco di Tufo Docg 2020 fatto da Donna Elvira dove le evidenti note di pompelmo, fiori d’arancio e nespola al naso creano al palato un sorso avvolgente ed equilibrato, con un finale piacevolmente sapido. Il secondo è una strepitosa Ricciola arrosto con salsa di latte di cocco, riduzione di pescato, anacardi e olio alla menta. Contaminazioni interessanti grazie allo chef originario dello Sri Lanka che riesce a creare un connubio tra le sue tradizioni e le preparazioni e i sapori della tradizione napoletana. Al calice, Irpinia Campi Taurasini Doc 2020 fatto da Cantina Di Prisco con sole uve aglianico. Il pre-dessert è Gianduiotto con gel di limone ed il dessert è Zabaglione, amarena e crumble salato. In abbinamento, un perfetto, Le Petit 2019 Bio fatto da Manincor da sole uve Petit Manseng. Un calice dai riflessi dorati, al naso un turbinio di aromi tra mango, litchi e albicocche secche, con sentori eleganti, complessi e stratificati di miele e muffa nobile; al palato zuccheri e acidità sono in perfetto equilibrio. Insomma, noi ci siamo consolati!!