MINORI – “Minori con alberghi ancora pieni, in Costiera Amalfitana il turismo si allunga e a riscoprire le bellezze sono soprattutto gli stranieri. E’ stato un anno di boom turistico per Minori con una netta presenza in aumento di inglesi, austriaci, americani, tedeschi, ma anche asiatici. La formula promozionale legata a Gustaminori funziona. L’idea anche di trasformare il Borgo di Minori in un teatro a cielo aperto, ha portato a risultati eccellenti. Il nostro auspicio è arrivare al recupero del sito archeologico della Villa Romana di Minori. Oggi, con il suo Antiquarium è il sito museale più visitato in tutta la provincia di Salerno. Minori è la Città del Gusto, dove è possibile trovare piatti unici, grande pastricceria e prodotti di grande qualità”. Lo ha affermato Andrea Reale, sindaco di Minori.
E il Sentiero dei Limoni fa ritornare i giovani con l’apertura di nuove aziende agricole.“E’ l’agricoltura d’accoglienza. Si profila un modello innovativo che parte da Minori. Con l’aumento del turismo, stiamo registrando l’interesse e il ritorno dei giovani. Aperte cinque, nuove aziende agricole dai giovani. I giovani ritornano perchè trasformano i limoneti in luoghi di conoscenza e di accoglienza. Un turismo basato sulla bellezza della storia e dell’agricoltura. L’antica strada romana che univa Maiori a Minori, attraversando la parte collinare che quasi sfiora il mare, oggi è nota nel mondo come Sentiero dei Limoni. Lungo il cammino costellato da numerosi belvedere, è possibile leggere, ammirare frasi di poeti su piastrelle maiolicate. E’ un vero Geo – Archeo – Trekking che sta affascinando tutti. Ci sono tedeschi, americani, inglesi, francesi, austriaci, australiani – ha dichiarato Michele Ruocco, ideatore e fondatore del Sentiero dei Limoni, oggi grandce attraziuone turistica della Costiera Amalfitana – canadesi, asiatici. Ci sono perchè da una parte il Sentiero non è impegnativo ma dall’altra è bellissimo, pieno di panorami, storia, zone relax in compagnia dei profumi della Costiera. Il Sentiero vede protagonista la Collegiata di Santa Maria a Mare, con i quasi mille anni di storia. Pregevole è il soffitto dorato a cassettoni. La cupola è rivestita da embrici maiolicati tipici dell’architettura sacra della Costiera. Ma c’è anche il Museo d’Arte Sacra davvero meritevole di attenzione. Lungo il Sentiero dei Limoni, in prossimità di Minori, è possibile imbattersi nei muli carichi anche di limoni, ma anche attraversare piccole frazioni che rischiavano di scomparire per lo spopolamento. Con l’aumento dei turisti, invece, stiamo assistendo al ritorno e al ripopolamento delle stesse frazioni. Il cammino consente di entrare in limoneti, visitare il Borgo di Torre con testimonianze del XVII secolo. Al Borgo di Torre è visitabile la chiesetta di San Michele risalente al X secolo. Siamo in presenza del Geo – Archeo – Trekking immerge il turista in un tratto di costa ricco di insenature, in un luogo amato e frequentato dall’aristocrazia romana imperiale. Percorrendo i 3 km di sentiero, è anche possibile percepire anche la fatica che le formichelle, come venivano chiamate le donne con il cesto sul capo, sostenevano per portare a valle i frutti che venivano esportati in tutto il Mediterraneo. Oggi i frutti vengono esportati in tutto il mondo. Qui le pietre parlano. I turisti e tutti gli escursionisti possono ammirare il canale di irrigazione che ha consentito ai Romani, già nel primo secolo d.C. di realizzare i giardini contribuendo alla nascita della cultura e della coltivazione dei limoni. Dunque la Costiera Amalfitana ed in particolare questo angolo della Costiera, è un vero eco – museo a cielo aperto. Il turista entra in questo eco – museo, entra in limoneti, compie un viaggio nel tempo. L’aumento del turismo, ha contribuito in modo determinante, al ritorno dei giovani, alla coltivazione, all’agricoltura. Non è un aspetto di secondo piano in quanto significa tutelare i terrazzamenti tipici con i limoneti. Limoneti antichi che affascinano molto gli stranieri. Parte collinare, il mare, il tempo, la storia, l’antichità, il presente, lo splendore della Costiera e tutto questo con Gustaminori è diventato parte del Borgo – teatro a cielo aperto. Sopra il Sentiero dei Limoni, l’antica mulattiera, sotto il mare, il teatro, la Villa Romana, la Città del Gusto con botteghe che vedono la trasformazione del limone, il pastaio, la grande pasticceria”.
Il modello di Minori – Borgo – teatro – funziona.
C’è il modello Gustaminori.
Il format dei luoghi appartententi alla storia ma anche al vissuto quotidiano, che diventano palcoscenici teatrali, piace ed attira soprattutto turismo estero.
“Ad esempio l’idea di rappresentare il Natale minorese, nell’Agosto del 2021, appena dopo le prime riaperture, ha allungato il turismo in Costiera, a Minori. Il format di Gustaminori, cioè quello di far vivere un Borgo come Borgo – Teatro con lo svolgimento di cinque scene in cinque luoghi – simbolo, è un format sicuramente esportabile ma che allo stesso tempo vede la sua consacrazione nel contesto paesaggistico della Costiera Amalfitana. Nel 2020, in occasione della prima finestra di apertura, portammo in scena Drama De Antiqvis 5.0 con la partecipazione di attori, ballerini, musicisti straordinari. Tutto si svolse all’interno del sito archeologico della Villa Romana, con ingressi contingentati. Testi e musiche riuscirono a far rivivere la Villa Romana, a ricostruirne la storia, a farci entrare in un’epoca diversa. E fu 5.0 perchè dimostrammo il buon uso della tecnologia per la narrazione storica di un ambiente conosciuto nel Mondo. Nel 2021, ancora attori, ballerini, musicisti di livello nazionale ed internazionale trasformarono tutta Minori in Borgo – Teatro e fu Natale. Menù natalizi nei ristoranti, nelle pasticcerie, spettacoli legati alla tradizione anche Natalizia di Minori. Una scelta che ha prodotto, oggi, a distanza di due anni, l’allungamento della stagione turistica. Il modello era basato sul messaggio trasmesso ai turisti presenti in Estate che non avrebbero mai avuto la possibilità di conoscere il Natale di Minori, in Costiera Amalfitana. Nel 2022, ancora con grandi attori, protagonisti, ballerini, testi inediti, musiche inedite, abbiamo portato in rappresentazione ASHA. Il tema era quello dell’accoglienza, della conoscenza dell’altro, della diversità. Anche in questo caso abbiamo creato un rapporto equilibrato tra la componente artistica e quella tecnologica. Nel 2023, Gustaminori ha dato spazio a Mystico. Ben 5 scene dedicate al rapporto con la fede, ma anche un viaggio nella storia della Chiesa tra periodi bui e di gloria. Il E’ rimasta invariata negli anni l’identità della manifestazione di progetto culturale al servizio del territorio, orientato a portare il teatro – ha dichiarato Gerardo Buonocore, Direttore Artistico di GustaMinori – la poesia, la musica, la danza e l’arte “en plein air”, ma anche nei luoghi di importanza artistica-monumentale del paese, con una connotazione sempre innovativa e quasi temeraria. Nella navata centrale della settecentesca Basilica di Santa Trofimena, abbiamo avuto “Jesus”, una riproduzione teatrale e multimediale. Un’opera unica nel suo genere, attraverso contenuti sacri. Lo spettacolo ha interpretato la tradizione musicale, religiosa e popolare della nostra terra, con una stretta correlazione tra i vari suoni, le immagini video, le voci recitanti e soliste. Poi a Calata Ponte si è proseguito con “Il peccato”, rappresentazione teatrale e musicale con la regia di Gennaro Monti. A Lucia Amato sono state affidate la cura registica e la direzione delle altre tre scene del percorso itinerante: “Autodafè” in Villa Romana, uno spettacolo dedicato all’integralismo e alla condanna alla fede negata. Il “Dio arruolato” è stato nella sontuosa e classica atmosfera di Palazzo Gambardella. Il Gott mit uns dei nazisti, la “punciuta ”dei mafiosi, la fede a supporto della criminalità. Una reinterpretazione in chiave interessata del messaggio divino secondo scopi delittuosi. Dunque un vero percorso artistico itinerante, conclusosi al Molo d’attracco, in uno scenario suggestivo tra mare e paesaggio intantato. La scena era – “Un’altra strada….”: dedicata a San Francesco per centrare i valori della comunità, della condivisione, della fraternità. Perchè questi sono i valori della comunità Minorese dove si venera Santa Trofimena”.