NAPOLI (Di M.G. Narciso) – Due appuntamenti da segnalare in città per coloro che vogliono esercitare i propri sensi entrambi da Opera Restaurant, in via Simone Martini 2/4 a Napoli.
Il ristorante, situato nel cuore del Vomero, è l’espressione di un concept esclusivo, in cui la cucina di Lello Campagnola e gli arredi originali e raffinati della location portano a sintesi il concetto di gusto.
Questo mese Opera restaurant propone due percorsi di food-pairing interessanti, uno perché piuttosto inconsueto nella nostra routine alimentare, l’altro perché prevede prodotti e produttori di eccezione.
Il primo evento, in calendario giovedì 11 maggio, è un’omaggio al Verdicchio con la presentazione di Accadia, cantina marchigiana fondata da Angelo, pittore, scultore e vignaiolo dal 1983. Un luogo incantato la sua cantina, nel cuore dell’ areale dei Castelli di Jesi, terra di elezione del Verdicchio. Qui arte e natura vivono in perfetta simbiosi , lo percepisci incontrando le sue immerse nel paesaggio. Angelo ed Evelyn, sua figlia che lo affianca in tutto, puntano sulla integrità dell’ecosistema e sulla salubrità del prodotto finale, biologico di fatto. Pochissimi interventi quindi sia in vigna sia in cantina. Le etichette in gamma declinano il Verdicchio in diverse chiavi: vinificazione classica, con macerazione, metodo ancestrale.
Guiderà la degustazione assieme a Evelyn Accadia, Steffen Wagner, degustatore Ais e titolare de La Luna nel Bicchiere, azienda che distribuisce i vini della cantina. Raffaele Campagnola, Chef resident, presenterà le sue preparazioni proposte in abbinamento.
Mercoledì 24 maggio, save the date, saranno protagonisti, invece, i tè cinesi di Eastern Leaves, presentate da Riccardo Abruzzese, sommelier di Opera Restaurant, profondo conoscitore del prodotto. La Easter Leaves, fondata da Vivian Zhang e Lorenzo Barbieri opera prevalentemente nella provincia dello Yunnan. I tè proposti in un onteressantissimo percorso di degustazione con i piatti dello chef Campagnola arrivano da Lunan, dalle foreste nebbiose di Nannuo, la montagna del tè nella contea di Menghai, e da altre zone della Cina.
Due esperienze diverse ma entrambe una splendida opportunità per risvegliare i sensi e affinare la capacità di percepire nuove connessioni.